Zauli: dal gol al Chelsea al paragone con Zidane, l'esperienza alla Juventus e ora il Crotone

La storia del nuovo allenatore dei rossoblu, subentrato al posto di Lerda per cercare la promozione in B
Zauli: dal gol al Chelsea al paragone con Zidane, l'esperienza alla Juventus e ora il Crotone© Juventus FC via Getty Images

Lamberto Zauli è ufficialmente il nuovo allenatore del Crotone. Il club rossoblu, dopo il pareggio casalingo contro il Foggia agguantato in extremis, ha deciso di cambiare guida tecnica ed esonerare Franco Lerda. Toccherà a lui risollevare le sorti della squadra e tentare una insperata rimonta nei confronti del Catanzaro primo in classifica a +10 proprio sul Crotone. Zauli ha alle spalle una lunga carriera da calciatore, ma anche diverse esperienze da allenatore, con una parentesi di tre anni alla Juventus.

La storia dello Zauli calciatore

La vita da calciatore di Zauli, elegante trequartista, inizia nelle giovanili del Grosseto prima e del Modena poi. Proprio con i gialloblu arriverà in prima squadra, girovagando però in prestito per due anni. Il rientro alla base e la nuova partenza, stavolta definitiva, al Ravenna, dove contribuirà alla promozione in Serie B. La vera consacrazione però l'avrà con la maglia del Vicenza, che aveva da poco vinto la Coppa Italia. In panchina c'era un giovane Francesco Guidolin, ed è proprio con lui che raggiunge l'apice. Il punto più alto arriva il 2 aprile del 1998: match di Coppa delle Coppe, il Vicenza arriva in semifinale e si appresta ad affrontare il Chelsea. Nella gara di andata i biancorossi vincono proprio grazie ad un gol di Zauli: stop al volo, conclusione di mancino e boato dei tifosi. Nonostante l'eliminazione maturata nella gara di ritorno, quello resterà per lui un ricordo indelebile. Stagione positiva con tanto di gol al Chelsea: riuscì ad entrare subito nel cuore dei supporter vicentini, tanto da meritare il soprannome di "Zidane del Triveneto". Diverse esperienze dopo i quattro anni vissuti a Vicenza, ma non più con quell'intensità. Seguirono le parentesi con Bologna, Palermo e Sampdoria, fino all'esperienza con la Cremonese di Emiliano Mondonico (con cui giocò anche i playoff di Serie C1) e infine il trasferimento al Bellaria Igea Marina. Può annovare nella sua carriera da calciatore 146 presenze e 20 reti in Serie A, oltre a 158 presenze e 28 gol in Serie B

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Gli inizi da allenatore 

Appese le scarpette al chiodo nel 2009, decise subito di diventare allenatore, iniziando proprio al Bellaria Igea Marina, dove aveva smesso di giocare, in seconda divisione di Lega Pro. Esonerato nell'aprile del 2010, passò alla Reggiana, poi al Real Vicenza (con cui ottenne una promozione in Lega Pro) e al Pordenone, fino all'esperienza più convincente del suo inizio di carriera da tecnico: quella con il Santarcangelo, dove riuscì a portare la squadra alla salvezza nonostante una penalizzazione di 6 punti. Il passaggio al Teramo nel 2016, con cui visse due esperienze: la prima di appena 4 giornate (1 solo punto ottenuto e ultimo posto in classifica), la secondo poco dopo, quando venne richiamato ad inizio dicembre per poi venire nuovamente esonerato nel febbraio 2017. Dal Teramo all'Empoli Primavera: per tanti un passo indietro, per lui motivo di crescita. Nella sua esperienza in Toscana tanti talenti passano per le sue mani: da Ricci ad Asslani passando per Traorè.

La Juventus e il Sudtirol

Arriva così, dopo due anni all'Empoli, la chiamata della Juventus: la prima stagione è alla guida tecnica dell'Under 19, con cui ottiene una qualificazione fino alle semifinali di Coppa Italia dove fu eliminato dalla Fiorentina. Il campionato però si interruppe anticipatamente a causa del sopravvento del covid-19. Alla ripresa, nella stagione successiva, l'inaspettata promozione: Andrea Pirlo passa improvvisamente da allenatore della Juventus Next Gen a tecnico della prima squadra. Di conseguenza lo stesso Zauli fu promosso dall'Under 19 all'Under 23. Nei due anni con la Next Gen centra sempre la qualificazione ai playoff, e in particolare nella stagione 2021/22 raggiunge il secondo turno della fase nazionale, miglior risultato di sempre della squadra, dove fu eliminato dal Padova. Nell'esperienza bianconera fa crescere diversi talenti: da Miretti a Fagioli, da Iling-Junior a Ranocchia. Nell'estate del 2022 la chiamata del Sudtirol, neo promosso in Serie B, ma le parti decidono di risolverse consensualmente il contratto ancor prima che inizi il campionato. Ora una nuova esperienza, ancora in Lega Pro: sulla sua strada c'è il Crotone, desideroso di promozione in Serie B e di rivalsa, esattamente come il suo nuovo tecnico Lamberto Zauli.

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Lamberto Zauli è ufficialmente il nuovo allenatore del Crotone. Il club rossoblu, dopo il pareggio casalingo contro il Foggia agguantato in extremis, ha deciso di cambiare guida tecnica ed esonerare Franco Lerda. Toccherà a lui risollevare le sorti della squadra e tentare una insperata rimonta nei confronti del Catanzaro primo in classifica a +10 proprio sul Crotone. Zauli ha alle spalle una lunga carriera da calciatore, ma anche diverse esperienze da allenatore, con una parentesi di tre anni alla Juventus.

La storia dello Zauli calciatore

La vita da calciatore di Zauli, elegante trequartista, inizia nelle giovanili del Grosseto prima e del Modena poi. Proprio con i gialloblu arriverà in prima squadra, girovagando però in prestito per due anni. Il rientro alla base e la nuova partenza, stavolta definitiva, al Ravenna, dove contribuirà alla promozione in Serie B. La vera consacrazione però l'avrà con la maglia del Vicenza, che aveva da poco vinto la Coppa Italia. In panchina c'era un giovane Francesco Guidolin, ed è proprio con lui che raggiunge l'apice. Il punto più alto arriva il 2 aprile del 1998: match di Coppa delle Coppe, il Vicenza arriva in semifinale e si appresta ad affrontare il Chelsea. Nella gara di andata i biancorossi vincono proprio grazie ad un gol di Zauli: stop al volo, conclusione di mancino e boato dei tifosi. Nonostante l'eliminazione maturata nella gara di ritorno, quello resterà per lui un ricordo indelebile. Stagione positiva con tanto di gol al Chelsea: riuscì ad entrare subito nel cuore dei supporter vicentini, tanto da meritare il soprannome di "Zidane del Triveneto". Diverse esperienze dopo i quattro anni vissuti a Vicenza, ma non più con quell'intensità. Seguirono le parentesi con Bologna, Palermo e Sampdoria, fino all'esperienza con la Cremonese di Emiliano Mondonico (con cui giocò anche i playoff di Serie C1) e infine il trasferimento al Bellaria Igea Marina. Può annovare nella sua carriera da calciatore 146 presenze e 20 reti in Serie A, oltre a 158 presenze e 28 gol in Serie B

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