Juve-Inter, Mondiale per Club da ricchi: il trionfo può valere una cifra pazzesca!

Approvato il montepremi globale della manifestazione: un miliardo di dollari! Da rivelare la ripartizione, ma a chi supera il girone andranno almeno 20 milioni: tutti i dettagli

TORINO - Piatto ricco, anzi ricchissimo. Alla Juventus si fregano le mani, soprattutto a posteriori, per essere riusciti a qualificarsi alla prima edizione del Mondiale per Club: un percorso di anni che ha consentito di rintuzzare l’ultimo assalto del Napoli nel ranking nonostante la squalifica che ha costretto i bianconeri a saltare l’ultima edizione della Champions League alla quale si erano comunque qualificati “sul campo”. Ma siccome la storia e la memoria sono, in Italia, argomenti sempre più desueti e mal (malissimo) frequentati, vediamo di concentrarsi sul presente che ha appena svelato, appunto, come l’appuntamento statunitense sarà una potenziale miniera d’oro per i club che vi parteciperanno.

 

 

Sarà un Mondiale per Club ricchissimo

Il Consiglio della Fifa, che si è riunito ieri in videoconferenza, ha infatti stabilito che il montepremi totale ammonterà a un miliardo di dollari. Una cifra enorme anche se, va precisato, dovrà essere suddiviso tra tutte le 32 partecipanti alla competizione che si svolgerà dal 14 giugno al 13 luglio negli Stati Uniti. Resta ancora da definire, e da annunciare, il modo in cui questa montagna di soldi verrà ripartita anche se è presumibile che le squadre in grado di superare i gironi e di accedere agli ottavi garantiranno ai loro club almeno 20 milioni di euro. A differenziare le quote, poi, contribuirà anche il market pool tra le varie associazioni, con l’Eca (in rappresentanza dell’Uefa) a farla da padrone in considerazione del numero (dodici, più di ogni continente) e del peso dei club partecipanti. La Fifa, che ha previsto un contributo di solidarietà anche per i club non partecipanti attraverso una dotazione aggiuntiva, conta di incassare almeno due miliardi di euro: uno attraverso il pagamento dei diritti tv garantiti dall’accordo con Dazn, l’altro tramite i ricavi commerciali.

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Juve e Inter all'assalto del Mondiale per Club

Alla manifestazione, la prima edizione con la nuova formula che avrà cadenza quadriennale come un vero e proprio Mondiale, parteciperanno due club italiani: la Juventus, appunto, e l’Inter. I bianconeri sono stati inseriti nel girone G con Manchester City, Wydad Casablanca e Al-Ain, i nerazzurri nel girone E con River Plate, Urawa Reds e Monterrey. Le prime due di ogni girone passeranno alla fase a eliminazione diretta che porterà alla finale in programma il 13 luglio 2025 al MetLife Stadium di New York. Tra i 12 stadi che ospiteranno le gare c’è anche il “Rose Bowl” di Pasadena in cui si disputò la finale del Mondo del 1994 tra Brasile e Italia raccontata dal compianto Bruno Pizzul. E a proposito di narrazione televisiva, va ricordato che Dazn, che detiene appunto i diritti globali della manifestazione, sta procedendo con i vari subappalti nelle nazioni interessate alla manifestazione. In Italia, per esempio, trasmetterà gratuitamente tutte le partite e ha da poco ufficializzato una partnership con Tnt Sports negli Stati Uniti, In virtù di questo accordo le emittenti di proprietà di Warner Bros, vale a dire Tnt, Tbs e truTV, trasmetteranno negli Stati Uniti 24 delle 63 partite in programma garantendo così l’accesso alle gare tramite piattaforme differenti. Proseguono anche i lavori nell’ambito del coinvolgimento degli sponsor (di pochi giorni fa l’annuncio della partnership con la Coca Cola) che contribuiranno a sostenere il montepremi monster che, secondo le ultime proiezioni, potrebbe portare nelle casse del club vincitore fino a100 milioni di dollari.

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E nel 2026 show nell’intervallo

"Posso confermare il primo spettacolo durante l’intervallo nella finale della Coppa del Mondo Fifa a New York/New Jersey, in collaborazione con Global Citizen. Questo sarà un momento storico per la Coppa del Mondo e uno spettacolo degno del più grande evento sportivo del mondo". Così, attraverso Instagram, Gianni Infantino ha annunciato la svolta spettacolare del Mondiale che, nell’edizione Usa del 2026, ospiterà per la prima volta uno show nell’intervallo della finale. Il presidente della Fifa ha coinvolto i Coldplay e ha rivelato che il cantante dei Coldplay, Chris Martin, e il manager della band, Phil Harvey, aiuteranno a finalizzare la lista degli artisti che si esibiranno. "Abbiamo anche parlato di come la Fifa prenderà possesso di Times Square per il weekend finale della Coppa del Mondo nel 2026 - ha spiegato Infantino - durante la partita per il terzo posto e la finale. Queste saranno due partite incredibili, con alcuni dei migliori giocatori del mondo, e quale miglior modo per celebrare se non nella storica Times Square di New York City".

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Mondiale per Club in stile Super Bowl

Non è un caso che la svolta spettacolare avvenga proprio negli Stati Uniti, un paese da sempre abituato a queste intrusioni spettacolari duranti gli eventi sportivi, primo fra tutti la finale del Super Bowl di football, con Kendrick Lamar come protagonista dell’edizione più recente che si è svolta a febbraio a New Orleans. Resta da capire se l’evento si manterrà dentro i 15 minuti canonici previsti ora per una partita di calcio, visto che nel corso del Super Bowl si va avanti almeno per una mezzora, sena contare i tempi necessari al montaggio e allo smontaggio del palco che ospita gli artisti, Tanti, troppi, per un gioco che prevede ritmi più serrati e meno pause come il calcio. Il precedente più recente (e indicativo) riguarda la finale di Coppa America del 2024: nell’intervallo si è esibita Shakira per uno show che è durato circa 25 minuti, a conti fatti 10 in più di quelli canonici. Le polemiche più aspre, però, hanno riguardato il suo compenso: 2 milioni per una esibizione che, di suo, non ha raggiunto i 10 minuti visto che il resto del tempo se n’è andato in preparativi. Infantino, in ogni caso, è carico: "I miei ringraziamenti, naturalmente, all’ad di Global Citizen Hugh Evans e al suo incredibile team per averci aiutato a mettere insieme questi spettacoli straordinari. Voglio anche ringraziare Chris Martin e Phil Harvey dei Coldplay, che lavoreranno con noi per finalizzare la lista degli artisti che si esibiranno durante lo spettacolo dell’intervallo, così come a Times Square". C’è già chi sta sgomitando per non essere escluso dalla lista.

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TORINO - Piatto ricco, anzi ricchissimo. Alla Juventus si fregano le mani, soprattutto a posteriori, per essere riusciti a qualificarsi alla prima edizione del Mondiale per Club: un percorso di anni che ha consentito di rintuzzare l’ultimo assalto del Napoli nel ranking nonostante la squalifica che ha costretto i bianconeri a saltare l’ultima edizione della Champions League alla quale si erano comunque qualificati “sul campo”. Ma siccome la storia e la memoria sono, in Italia, argomenti sempre più desueti e mal (malissimo) frequentati, vediamo di concentrarsi sul presente che ha appena svelato, appunto, come l’appuntamento statunitense sarà una potenziale miniera d’oro per i club che vi parteciperanno.

 

 

Sarà un Mondiale per Club ricchissimo

Il Consiglio della Fifa, che si è riunito ieri in videoconferenza, ha infatti stabilito che il montepremi totale ammonterà a un miliardo di dollari. Una cifra enorme anche se, va precisato, dovrà essere suddiviso tra tutte le 32 partecipanti alla competizione che si svolgerà dal 14 giugno al 13 luglio negli Stati Uniti. Resta ancora da definire, e da annunciare, il modo in cui questa montagna di soldi verrà ripartita anche se è presumibile che le squadre in grado di superare i gironi e di accedere agli ottavi garantiranno ai loro club almeno 20 milioni di euro. A differenziare le quote, poi, contribuirà anche il market pool tra le varie associazioni, con l’Eca (in rappresentanza dell’Uefa) a farla da padrone in considerazione del numero (dodici, più di ogni continente) e del peso dei club partecipanti. La Fifa, che ha previsto un contributo di solidarietà anche per i club non partecipanti attraverso una dotazione aggiuntiva, conta di incassare almeno due miliardi di euro: uno attraverso il pagamento dei diritti tv garantiti dall’accordo con Dazn, l’altro tramite i ricavi commerciali.

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