Pagina 4 | Tudor, è sempre stata Juve: da Pirlo al Mondiale. E un gesto mai dimenticato

"Entusiasmo. Carisma. Juventinità". La Juventus ha annunciato così il rinnovo di Igor Tudor fino al 2027 (con opzione per il 2028), mettendo fine alla questione allenatore. Il croato è pronto a ripartire come aveva chiuso: vincendo. Tudor aveva preso i bianconeri a marzo in un momento difficilissimo, di puro caos generato dalla scellerata gestione di Thiago Motta, ed è riuscito a portarli in Champions League grazie al 3-2 rifilato al Venezia nell'ultima giornata di campionato. In ogni caso, anche prima del suo arrivo al posto del tecnico italo-brasiliano, Torino per Igor non era un ambiente nuovo. Ci aveva gioito da giocatore, l'ha rispettata in un momento difficile, l'ha affrontata da avversario in panchina e già con Pirlo aveva assaporato il gusto di guidarla per poi elogiarne i giocatori. 

Tudor e l'elogio a Bremer

Tudor aveva trovato una formazione da irrobustire a cui ha dato una vera e propria scossa di personalità. Nei mesi precedenti al suo ritorno il croato aveva già elogiato i calciatori che ora fanno parte della sua rosa. A partire da Bremer, che finora non ha mai avuto a disposizione e che spera di poter iniziare ad utilizzare durante il Mondiale per Club. "Guarda, di là c'è un difensore che per me è il più forte al mondo. C'è una cosa più bella di giocare contro il più forte al mondo? No, non c'è" - in questo modo aveva caricato Castellanos prima della sfida della sua Lazio contro la Juve. E ovviamente il riferimento era al brasiliano.

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"Vlahovic? Può arrivare a 30 gol"

Ma Tudor ha parlato sempre bene anche di Vlahovic, il cui futuro è ancora in bilico dopo l'arrivo di Comolli che dovrà valutare anche l'aspetto economico della questione. "Osimhen l'attaccante migliore? No, lui è un giocatore forte ma il più forte secondo me è Vlahovic" - rispose il tecnico in una conferenza stampa quando era sulla panchina del Verona. Un bel attestato di stima, che ha confermato poi in un'intervista a Tuttosport: "Vlahovic per me è fortissimo". Parlando del centravanti serbo, nella stessa intervista Tudor aveva anche aggiunto: "Avrà sbagliato qualche gol ma ne ha fatti e ne farà tanti".

Il parere su Yildiz

Quando invece gli venne chiesto il nome del giovane che lo aveva impressionato maggiormente, Igor rispose così: "Yildiz l’ho notato già l’anno scorso e sono contento per lui. Io alleno da 15 anni e dico sempre che la qualità non ha età. I forti vanno fatti giocare sempre, sempre. Soprattutto se non sono difensori. Io uno forte in attacco lo faccio giocare anche a 17, 18 o 19 anni".

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L'esperienza in panchina con Pirlo

Igor la panchina bianconera già l'aveva accarezzata... Tudor infatti è già stato sulla panchina della Juve, ma da vice allenatore l'anno in cui al timone c'era Pirlo. Una stagione tra alti e bassi conclusa con due trofei: la Coppa Italia e la Supercoppa italiana. Ma al croato piace giocare da protagonista e in un'intervista rilasciata a Sportske Novosti nel giugno 2021, subito dopo l'addio al mondo bianconero, ha dichiarato con decisione di voler proseguire la sua carriera da allenatore esclusivamente come tecnico principale, abbandonando definitivamente il ruolo di vice: "Quest'anno è stato difficile, siamo riusciti a qualificarci per la Champions e a vincere la Coppa Italia, ma nonostante ciò ci hanno cacciato. Ad ogni modo, ho preso una decisione: non sarò più il vice di nessuno". E così è stato, allenado poi il Verona, il Marsiglia e la Lazio. E a proposito dei biancocelesti, c'è un filo molto sottile che collega quella esperienza alla terza a Torino.

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I precedenti contro la Juve e l'impatto Lazio

A marzo non fu la prima volta con Tudor subentrante a stagione in corso, lo fece anche alla Lazio nell'annata 2023/2024. E sempre a nove giornate dalla fine (al posto del dimissionario Sarri), con i biancocelesti che si trovavano al nono posto. Il tecnico è riuscito a portarli in Europa conquistando ben 18 punti, la media di due a partita. E al suo esordio con i capitolini è riuscito a battere proprio la Juventus con un gol di Marusic nel finale. Ma come sono i precedenti contro la Vecchia Signora? Tre vittorie e due sconfitte collezionate dal tecnico sulle panchine di Verona e Lazio, mentre con l'Udinese non si sono mai incontrate. Una statistica più che buona, considerando la differenza di valori tra queste società e il club di Torino.

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I successi con la Juve e la riduzione dello stipendio

Sapere cosa significa vincere con la Juventus fa sicuramente la differenza. E Tudor lo sa bene. Con i bianconeri da calciatore ha conquistato due campionati, due Supercoppe italiane, una Coppa Intertoto e anche il campionato di Serie B, anche senza scendere in campo. E a proposito dell'anno 2006-2007 è stato molto particolare. Il difensore veniva da una serie di infortuni che nel corso della sua carriera gli hanno dato l'appellativo di "gigante di cristallo" e dopo otto mesi di inattività la Juve aveva intenzione di risolvere il suo contratto e per questo motivo si era rivolta al Collegio arbitrale del Coni. Poi però si è risolto tutto con la decisione di Tudor di auto-ridursi lo stipendio. Un gesto che ha evitato ulteriori strascichi e che ha permesso al club di concentrarsi solo sul campo e sulla risalita in Serie A. Mentalità e rispetto. Per Igor quella sulla panchina della Juve è stata una sfida importante che ha saputo affrontare con la mentalità giusta raggiungendo l'obiettivo prefissato. Ora si riparte dal Mondiale per Club per iniziare fin da subito a mandare un altro segnale importante in vista della prossima stagione. 

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I precedenti contro la Juve e l'impatto Lazio

A marzo non fu la prima volta con Tudor subentrante a stagione in corso, lo fece anche alla Lazio nell'annata 2023/2024. E sempre a nove giornate dalla fine (al posto del dimissionario Sarri), con i biancocelesti che si trovavano al nono posto. Il tecnico è riuscito a portarli in Europa conquistando ben 18 punti, la media di due a partita. E al suo esordio con i capitolini è riuscito a battere proprio la Juventus con un gol di Marusic nel finale. Ma come sono i precedenti contro la Vecchia Signora? Tre vittorie e due sconfitte collezionate dal tecnico sulle panchine di Verona e Lazio, mentre con l'Udinese non si sono mai incontrate. Una statistica più che buona, considerando la differenza di valori tra queste società e il club di Torino.

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