Huijsen-Real, colpo al cuore Juve. L'obiettivo di Comolli: mai più

TORINO - Quella immagine di Dean Huijsen che mostra la maglia del Real nuova di zecca con il suo numero 24, al fianco di un gongolante Florentino Perez davanti alla mostruosa sfilata di Champions vinte dai blancos, è come un coltellata al cuore continua per i tifosi bianconeri.

Huijsen-Real, una situazione da non rivivere

Una situazione che qualunque juventino non vuole più rivivere: un ragazzo pescato da giovanissimo, capace di scalare le gerarchie dalla Primavera alla prima squadra passando dalla Next Gen, poi venduto a prezzo di saldo (15,2 milioni più 3 di bonus in 5 esercizi e la percentuale sulla rivendita) ed esploso fino a diventare un galactico per 60 milioni. Senza dubbio, è il più grande errore di valutazione della gestione Giuntoli-Motta, quantomeno il più evidente all’occhio anche di chi non è un addetto ai lavori: uno sbaglio che sicuramente tornerà utile come lezione per il futuro, per evitare di ripeterlo.

Il compito della nuova dirigenza Juve guidata da Comolli

Il nuovo assetto dirigenziale, guidato dal dg Comolli, avrà anche quel compito: valorizzare le risorse interne ed evitare di “svenderle” E chissà magari già al Mondiale per Club ci potrebbe essere il confronto tra il difensore di nazionalità spagnola e la sua ex squadra: "Ho dimostrato di essere pronto - aveva detto Huijsen alla presentazione a Valdebebas - Voglio vincere tutto, ho molta ambizione", mostrando una sicurezza e un tranquillità non da ventenne, un aspetto che ha stupito gli spagnoli che non lo conoscevano, ma che non ha sorpreso chi alla Juve ne ha seguito la crescita esponenziale fin dai primi passi.

Le parole d'amore di Huijsen per il Real Madrid

"Sono abbastanza calmo - parole sempre di Huijsen - Sono io, vivrò la mia vita. Cerco di essere umile e di impegnarmi al massimo", citando poi Sergio Ramos come modello: "Mi ha mandato un messaggio. È il mio più grande idolo, il miglior difensore centrale della storia. Da quando mi ha chiamato il Real Madrid - la conclusione del pensiero del difensore che era stato preso a Malaga dall’allora capo degli osservatori bianconeri Matteo Tognozzi - non ho più guardato altre squadre. Ho parlato un po’ con Xabi Alonso di cosa si aspetta da me. Mi trovo molto bene con il suo stile di gioco. Io difensore più costoso? Non mi interessa, non ci penso, sono abbastanza tranquillo. È il giorno più bello della mia vita, è un sogno. Il Real Madrid è la squadra della mia vita, ne sono convinto".