Pagina 3 | Kolo Muani, e se il Psg stesse giocando? Il matrimonio Juve s'ha da fare

Sospeso, tra le nebbie di un passato che non gli appartiene e il clamore di un presente che lo abbraccia con affetto. Sa bene che per quanto possa sforzarsi, in fondo, non può dirsi davvero padrone del suo destino. Eppure riesce a celare bene - anzi benissimo - questi suoi dubbi esistenziali. Kolo Muani a Torino ha trovato la sua alba più vera, dopo mesi vissuti quasi da “brutto anatroccolo” in un Psg che l’ha fortemente voluto - prima - e scaricato - subito dopo. Lì, si era smarrito in un mare magnum di rotazioni infinite e silenzi punitivi. La Juve ha risvegliato in lui quella spensieratezza che era solito respirare nei diroccati campetti della periferia di Villepinte. Il primo palcoscenico della sua carriera.

I bianconeri hanno creduto subito in lui, affidandogli le chiavi di un attacco che Dusan Vlahovic non è mai riuscito ad accendere davvero. Contro il Wydad, ben accorto nel triplicargli la marcatura vista la doppietta della gara d’esordio, si è comportato come i più navigati bomber del vecchio continente, aiutando Yildiz a prendersi la scena nel segno del più classico dei “se non puoi segnare, fa in modo che siano gli altri a farlo per te”

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Kolo Muani e quella complicità con Yildiz

L’assist per il terzo gol del numero 10 bianconero conferma la loro indiscutibile complicità tecnica: nel turco ha trovato un interprete con cui dialogare silenziosamente. Quando uno tace, l’altro risuona, in un gioco di equilibri preziosi e curativi, dopo mesi passati alla disperata ricerca del gol. "È stata una grandissima partita - ha commentato Kolo Muani - avviata subito alla grande con i due guizzi di Yildiz: anche se in realtà sull’autogol di Boutouil Kenan voleva passarla a me… (ride ndr). Quando il Wydad ha accorciato le distanze siamo stati bravi a reggere l’urto e a chiudere la partita. Ora ci aspetta il Manchester City di Guardiola, la prima europea del nostro torneo. Sarà una bella sfida, che dovremo preparare nel migliore dei modi per vincere"

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Kolo Muani-Juve: la trattativa con il Psg

Ma è quando gli si chiede dell’intesa con il numero dieci che Kolo inizia a rispondere per davvero alle domande. Gli occhi gli si accendono e lui, spavaldo, prova ad abbozzare persino qualche aggettivo in italiano: "Kenan!? Mamma mia, troppo forte, troppo forte. Giocare con lui è pura magia. Ma te ne accorgi soprattutto in allenamento. E davvero di un’altra categoria, un ragazzo eccezionale. È un piacere poter condividere il campo con lui. Penso abbia le qualità per giocare nei club più prestigiosi al mondo. Spero che vinca dei trofei con questo club e a livello individuale: ha tutto per prenderseli". Un feeling da preservare, attorno a cui andrà costruita la Juve del futuro.

Ecco perché i bianconeri sono da tempo in trattativa con il Psg per trovare la soluzione definitiva. Quella che permetterà a Kolo di allenarsi alla Continassa da “vero" giocatore della Juventus, dopo il recente prolungamento “ponte” per permettergli di giocare il Mondiale per Club. La situazione è rimasta sostanzialmente la stessa: i parigini spingono per la formula del prestito con obbligo di riscatto; viceversa i bianconeri, preferirebbero il diritto, anche al costo di sostenere una spesa più onerosa per il prestito.

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Kolo Muani: il Chelsea alla finestra

Il Psg, visto l’impatto di Kolo con l’universo bianconero, è convinto di poter alzare le pretese economiche. Infatti, non è da escludere che le recenti voci di un interessamento del Chelsea per l’attaccante francese non facciano proprio parte di un arzigogolato giochino dei parigini, intenti a mettere pressione alla dirigenza juventina. "Del Chelsea non so nulla - continua Kolo Muani -. Io sto cercando di concentrarmi sul Mondiale per Club, che è una competizione velocissima. A torneo finito vedremo che cosa succederà sul mercato. Se dipendesse solo da me resterei qui: alla Juve sono davvero felice, mi sento molto bene".

Insomma, la trattativa sarà lunga, ma la volontà comune di Juve e Psg è quella di venirsi incontro anche perché la posizione del giocatore è assolutamente chiara e ha un peso notevole nelle decisioni finali. Lo si sa da settimane che il matrimonio “s’ha da fare”, ben prima che la vittoria in Champions dei parigini mettesse il punto esclamativo a quel “no grazie, va bene così”, piuttosto netto e chiaro, di Luis Enrique nei confronti del francese... 

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Kolo Muani-Juve: la trattativa con il Psg

Ma è quando gli si chiede dell’intesa con il numero dieci che Kolo inizia a rispondere per davvero alle domande. Gli occhi gli si accendono e lui, spavaldo, prova ad abbozzare persino qualche aggettivo in italiano: "Kenan!? Mamma mia, troppo forte, troppo forte. Giocare con lui è pura magia. Ma te ne accorgi soprattutto in allenamento. E davvero di un’altra categoria, un ragazzo eccezionale. È un piacere poter condividere il campo con lui. Penso abbia le qualità per giocare nei club più prestigiosi al mondo. Spero che vinca dei trofei con questo club e a livello individuale: ha tutto per prenderseli". Un feeling da preservare, attorno a cui andrà costruita la Juve del futuro.

Ecco perché i bianconeri sono da tempo in trattativa con il Psg per trovare la soluzione definitiva. Quella che permetterà a Kolo di allenarsi alla Continassa da “vero" giocatore della Juventus, dopo il recente prolungamento “ponte” per permettergli di giocare il Mondiale per Club. La situazione è rimasta sostanzialmente la stessa: i parigini spingono per la formula del prestito con obbligo di riscatto; viceversa i bianconeri, preferirebbero il diritto, anche al costo di sostenere una spesa più onerosa per il prestito.

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