Douglas Luiz out, la Juve chiama in Portogallo. E Comolli snobba la priorità di Giuntoli

La richiesta per l'ultimo obiettivo e la situazione legata al brasiliano. Intanto anche Perin è al capolinea con la Vecchia Signora

TORINO - Un mercato a trazione anteriore. La conclusione dell’avventura americana al Mondiale per Club, in casa Juventus, è coincisa con una decisa accelerazione nella costruzione dell’organico della prossima stagione: David è un bianconero in pectore, Sancho potrebbe seguirlo a ruota nei prossimi giorni. Ma il fresco dg Comolli sta valutando movimenti e incastri in tutte le zone del campo. Anche in mediana, dove è segnalato in uscita quel Douglas Luiz che pure sotto la gestione Tudor sta faticando a trovare minuti in campo. I bianconeri, per rimpiazzare in rosa il brasiliano, stanno infatti pensando a una vecchia conoscenza del calcio italiano: Morten Hjulmand, un presente nello Sporting e un passato nel Lecce. Il nome, in realtà, non è nuovo nemmeno dalle parti della Continassa. Ai tempi salentini, infatti, il regista danese aveva attirato l’interesse di quasi tutte le big italiane, Juventus compresa.

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Hjulmand, il prezzo

Poi, però, non se ne fece nulla, perché nessun club di Serie A ebbe il coraggio di pareggiare l’offerta dello Sporting al Lecce da 20 milioni di euro. Due anni più tardi, il 26enne Hjulmand è cresciuto a livello anagrafico e pure di esperienza internazionale, avendo saggiato tanto la Champions quanto l’Europa League. Dimostrando di poter stare e, perché no, anche eccellere nel contesto. A crescere, però, è stato contestualmente anche il prezzo del cartellino: i bianconeri nelle scorse ore hanno raccolto le proverbiali informazioni sul suo conto, ricevendo di tutta risposta una richiesta di 40 milioni dai portoghesi. Una cifra che rischia di scoraggiare tanto i bianconeri quanto le milanesi, e l’Inter in particolare, ugualmente interessate a Hjulmand. A meno che l’auspicata cessione di Douglas Luiz, appunto, non apra a scenari inediti. La Juventus del resto deve perfezionare un colpo in quella zona di campo: finché c’era Giuntoli al timone, il nome altisonante più chiacchierato era quello di Sandro Tonali, ipotesi del tutto abortita con l’avvento di Comolli.

Juve, Perin ai titoli di coda

Il quale punta su rinforzi sostenibili sotto il profilo finanziario, ma di qualità per alzare ulteriormente il livello di competitività: in questo senso, il nome di Hjulmand scalda più di quello di Ederson dell’Atalanta, non perché il brasiliano non valga, anzi, ma perché i bergamaschi chiedono almeno 60 milioni (cifra che ai tifosi juventini ricorda sinistramente quella servita per prendere Koopmeiners...). Il Mondiale per Club ha restituito alla Juve un Douglas Luiz con, se possibile, ancora meno certezze di prima: ai margini e svalutato sul mercato. Chi l’ha cercato finora, il Leeds su tutti, non stuzzica il desideiro del brasiliano di cambiare aria, anche se lo stesso centrocampista ha ormai capito - dalle scelte di Tudor e non solo - di essere al capolinea dell’avventura a Torino. Avventura ai titoli di coda anche per Perin, che a differenza di Douglas Luiz è un veterano dello spogliatoio bianconero: lo cercano Como e Bologna, squadre di Serie A con notevoli ambizioni. Così come ambizioso è il nuovo Palermo di Pippo Inzaghi, in missione per tornare in Serie A: i rosanero vorrebbe Adzic in prestito, così come Sassuolo e Genoa.

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TORINO - Un mercato a trazione anteriore. La conclusione dell’avventura americana al Mondiale per Club, in casa Juventus, è coincisa con una decisa accelerazione nella costruzione dell’organico della prossima stagione: David è un bianconero in pectore, Sancho potrebbe seguirlo a ruota nei prossimi giorni. Ma il fresco dg Comolli sta valutando movimenti e incastri in tutte le zone del campo. Anche in mediana, dove è segnalato in uscita quel Douglas Luiz che pure sotto la gestione Tudor sta faticando a trovare minuti in campo. I bianconeri, per rimpiazzare in rosa il brasiliano, stanno infatti pensando a una vecchia conoscenza del calcio italiano: Morten Hjulmand, un presente nello Sporting e un passato nel Lecce. Il nome, in realtà, non è nuovo nemmeno dalle parti della Continassa. Ai tempi salentini, infatti, il regista danese aveva attirato l’interesse di quasi tutte le big italiane, Juventus compresa.

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