Chissà se il Maghetto texano continuerà a fare le sue magie con addosso la maglia bianconera. Interrogativi leciti e legittimi a undici mesi dalla scadenza del contratto e un rinnovo che, almeno per ora, non sembrerebbe così impellente a differenza di quelli di Federico Gatti e Kenan Yildiz, sui quali invece dalla Continassa stanno accelerando. Insomma, il futuro di Weston McKennie appare ancora tutto da scrivere. Igor Tudor durante la sua gestione l’ha utilizzato spesso, anche se nell’ultima decisiva sfida al Mondiale per Club contro il Real Madrid l’ha poi escluso dai titolari per scelta tecnica, concedendogli appena 4 minuti in campo. Che possa essere un segnale anche in chiave mercato e soprattutto in vista della prossima stagione? Vedremo. Un passo alla volta.
Un jolly non più intoccabile
La sensazione è l’americano sia considerato un jolly prezioso vista la capacità di saper giostrare in più ruoli, ma non un intoccabile in casa bianconera. Tradotto: dinanzi a un’offerta da 15-20 milioni potrebbe pure essere ceduto. A maggior ragione se la questione rinnovo non arrivasse a un punto di svolta in tempi brevi. Anche perché la vendita di Wes sarebbe una plusvalenza quasi totale per le casse juventine: un aspetto questo da non trascurare e che incidere a livello decisionale. Oltretutto se si considera che i dialoghi per il rinnovo di McK procedono ormai da alcuni mesi, ma non sono decollati del tutto. Ma andiamo con ordine.