Pagina 3 | Calciomercato Juve: doppietta Sancho-Conceicao, chiave Nico! E c'è l'occasione Douglas Luiz

Noa Lang ha preso la strada di Napoli, ma questo non esclude per forza che possa percorrere la stessa via Jadon Sancho: ad Antonio Conte serve almeno un altro esterno offensivo in grado di saltare l’uomo e creare superiorità numerica in transizione. Tuttavia la pista pare essersi raffreddata con il tempo a causa della considerevole richiesta economica d’ingaggio da parte del calciatore inglese. Tale aspetto non ha mai spaventato la Juventus durante i giorni di trattativa e non inizia a farlo adesso, anche perché il gap tra domanda e offerta si sta progressivamente riducendo: il club bianconero è pronto a superare lo scoglio dei 5,5 milioni di euro netti a stagione per Sancho, sfruttando i bonus per avvicinarsi ai desiderata dell’esterno offensivo ex Chelsea che, dal canto suo, persiste nella richiesta di quota 7 milioni di base fissa, cifra che lo renderebbe il calciatore più pagato della rosa che ha in testa il dg Comolli per la prossima stagione (un organico che dunque non contemplerebbe la presenza di Vlahovic, nettamente il giocatore con lo stipendio più alto della Serie A).

Balla una milionata abbondante: la trattativa resta complessa, però sta entrando nel vivo e le posizioni si stanno ammorbidendo. A dare una mano a chiudere positivamente la trattativa può essere il Manchester United, qualora decidesse di accettare di corrispondere a Sancho una sorta di incentivo all’esodo per uscire dal suo contratto in scadenza la prossima estate: i Red Devils così si toglierebbero un problema comunque costoso (lo stipendio di Sancho allo United è di 15 milioni lordi all’anno).

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Juve e United: non solo Sancho

Gli intermediari sono al lavoro per trovare una soluzione a un’operazione che, presumibilmente, potrebbe avere una poderosa accelerata nei primi giorni della settimana al via domani. Non si escludono sgambetti della concorrenza, anche se finora si sono mossi con maggiore concretezza club che stuzzicano poco la fantasia dell’inglese: squadre turche o arabe, per di più. Per evitare inserimenti più pericolosi, da Premier o Bundesliga e non solo dal Napoli di cui si è scritto in precedenza, bisogna fare in fretta. E nel frattempo Juventus e Manchester United hanno l’opportunità di approfittarne per parlare anche di altri profili: su tutti, quello di Douglas Luiz. Il brasiliano ha lasciato un buon ricordo nel campionato inglese, tuttavia l’investimento perfezionato dalla Juve un anno fa di una cinquantina di milioni invita a valutare solo soluzioni in grado di evitare minusvalenza. E comunque si tratterebbero di trattative separate, considerate le differenza di costo del cartellino e scadenza del contratto: la valutazione di Sancho resta di 25 milioni, anche se la Juve si aspetterebbe uno sconto considerato il termine dell’accordo a giugno 2026.

Conceicao, la Juve tratta

A proposito di sconti, la Juve confida di ottenere un’apertura anche per Chico Conceiçao: si tratta non tanto, o meglio non solo sulla cifra, ma anche sulla formula e le modalità di pagamento dilazionate, in modo che la Juve possa accollarsi le spese un po’ per volta e non dover pagare subito e per intero la clausola rescissoria da 30 milioni prevista nel contratto dell’ala portoghese con il Porto. La Juve studia le mosse per confezionare la doppietta: Sancho più Chico con Yildiz e Koopmeiners. Ma la condizione necessaria per raggiungere l’obiettivo è la cessione di Nico Gonzalez.

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Nico Gonzalez delusione

Non serve impelagarsi in un’approfondita analisi dei dati per comprendere che quella di Nico Gonzalez sia stata una stagione al di sotto delle aspettative per un giocatore costato, soltanto un’estate fa, la bellezza di 38 milioni tra parte fissa e bonus. Bastano i parametri più superficiali. L’esterno argentino ha concluso la sua prima annata alla Juventus con il magro bottino di 5 reti e 4 assist in 2.375’ in campo, ripartiti in 38 apparizioni. Nei dodici mesi precedenti, alla Fiorentina, aveva messo insieme 16 gol e 5 assist in 3.165’, suddivisi in quel caso tra 44 gare ufficiali. La resa tecnica non è stata all’altezza delle attese né dei precedenti, mentre a livello di integrità fisica si sono materializzati i fantasmi che erano aleggiati sull’onerosa operazione per portarlo a Torino.

La gestione di Tudor

La gestione da parte di Tudor del 27enne bonaerense, in qualche modo, rispecchia le deficitarie cifre della stagione. Imprescindibile quando il tecnico croato ha preso in mano il timone del vascello bianconero, al punto da agire anche da esterno a tutta fascia all’occorrenza, Nico nel recente Mondiale per Club si è invece riscoperto alternativa di lusso: in panchina per 90’ all’esordio, protagonista di due spezzoni con Wydad e Real Madrid, titolare soltanto contro il City, quando – qualificazione già in tasca – l’undici di partenza era stato rivoluzionato. Un indizio di mercato? Chissà.

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La Premier League su Nico

L’ala dell’Albiceleste, di certo, ha una gran voglia di invertire il trend, a un solo anno di distanza dal suo arrivo sotto la Mole. Ma in seno al club sono in corso profonde riflessioni. Tra i corridoi della Continassa non è mutata la considerazione nei confronti del ragazzo, ma la sua posizione andrà soppesata anche sulla base dei margini a disposizione per chiudere l’operazione Sancho e per riscattare Conceiçao. Le due trattative sono in corso ormai da settimane e, nelle ultime ore, sono stati registrati confortanti progressi. Si dovesse arrivare a un passo da entrambe le concretizzazioni, però, diventerebbe necessario fare spazio nell’organico della prossima stagione. E proprio Nico risulta l’indiziato numero uno. L’ex viola è molto apprezzato da Sarri, alle prese però con il blocco del mercato della Lazio. Ma piace anche in Premier, anche se non a club di primissima fascia: si erano informate su di lui, in primavera, Brighton e Tottenham, ora hanno mosso cauti passi Brentford e West Ham.

Certo, il suo sogno dichiarato è quello di vestire la maglia del River Plate, ma a 27 anni da poco compiuti è ancora presto per pensare a un ritorno in patria. Ecco, allora, che a prendere consistenza sono le voci che lo accostano al Marsiglia di De Zerbi: i due club ne hanno parlato, nei frequenti colloqui di questi giorni che hanno come portata principale i nomi di Balerdi e, soprattutto, di Weah. L’americano in Ligue 1 piace eccome e, a Torino, figura tra gli elementi con la valigia in mano.

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Nico Gonzalez delusione

Non serve impelagarsi in un’approfondita analisi dei dati per comprendere che quella di Nico Gonzalez sia stata una stagione al di sotto delle aspettative per un giocatore costato, soltanto un’estate fa, la bellezza di 38 milioni tra parte fissa e bonus. Bastano i parametri più superficiali. L’esterno argentino ha concluso la sua prima annata alla Juventus con il magro bottino di 5 reti e 4 assist in 2.375’ in campo, ripartiti in 38 apparizioni. Nei dodici mesi precedenti, alla Fiorentina, aveva messo insieme 16 gol e 5 assist in 3.165’, suddivisi in quel caso tra 44 gare ufficiali. La resa tecnica non è stata all’altezza delle attese né dei precedenti, mentre a livello di integrità fisica si sono materializzati i fantasmi che erano aleggiati sull’onerosa operazione per portarlo a Torino.

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La gestione da parte di Tudor del 27enne bonaerense, in qualche modo, rispecchia le deficitarie cifre della stagione. Imprescindibile quando il tecnico croato ha preso in mano il timone del vascello bianconero, al punto da agire anche da esterno a tutta fascia all’occorrenza, Nico nel recente Mondiale per Club si è invece riscoperto alternativa di lusso: in panchina per 90’ all’esordio, protagonista di due spezzoni con Wydad e Real Madrid, titolare soltanto contro il City, quando – qualificazione già in tasca – l’undici di partenza era stato rivoluzionato. Un indizio di mercato? Chissà.

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