Camoranesi: «Balotelli fa rabbia, sopravvalutato»

L'ex centrocampista della Juve campione del Mondo nel 2006 con la nazionale azzurra: «Mi fa rodere il culo vedere che in campo non ci mette tutto l'impegno»
MANGARATIBA - "Mi dispiace moltissimo. Perché a me questa maglia fa ancora venire i brividi". A soffrire per l'Italia a Natal, dopo l'eliminazione dal Mondiale, c'era un altro campione del mondo oltre ai quattro in campo. E come loro anche Mauro German Camoranesi punta il dito contro Balotelli: "giocatore sopravvalutato, non accetto che non si impegni per la Nazionale". L'italo-argentino ex Juve faceva parte di quella squadra del 2006, l'ultima vincente, e ora commenta Brasile 2014 per Univision. Vista da fuori, a essere bocciata secondo l'italo-argentino, non è l'Italia ma il suo numero 9. "È un giocatore sopravvalutato, assolutamente sì: non so cosa abbia - il duro giudizio dell'ex azzurro - ma mi rode davvero il culo vedere che un giocatore non è pronto al 'compromisò per la nazionale, a impegnarsi e dare tutto. Anche io ho fatto il testa di cazzo, nella mia carriera: ma ho alzato il braccio, mi sono prese le mie colpe e sono cresciuto". Sul volo Natal-Rio, Camoranesi assolve Prandelli, prova a consolare il calcio italiano.

ATTACCO DURO A BALOTELLI - E lancia un durissimo atto d'accusa al giocatore col quale questa nazionale era stata identificata. "Di teste di cazzo ce ne sono in ogni squadra. Anche io volevo diventare come Figo, e non ci sono riuscito - riprende Camoranesi - Lo dico da oriundo, per arrivare in nazionale ho dovuto pagare dazio e farmi il culo. Poi sono arrivato in azzurro, giocatori come Buffon, De Rossi, Pirlo, Gattuso, Cannavaro mi hanno fatto capire cosa vuol dire l'atteggiamento giusto verso la squadra, la disponibilità, l'amore per la nazionale. Anche Balotelli ha esempi del genere, perché non faccia il salto non lo so, davvero.. Si può prescindere dalla qualità, ma mai dall'impegno. Ma mi rode il culo vederlo in campo in quel modo, e scrivetelo per esteso, me ne sbatto di quel che dicono delle mie parole...".

MANCATA CRESCITA GIOVANI - A chi punta il dito contro la mancata crescita dei giovani, per spiegare la crisi del calcio italiano, Camoranesi risponde ancora più secco. "Per me questa Italia aveva i giocatori, e il gioco. E poi sono sempre stato un tifoso di Prandelli. La differenza con le altri grandi del Mondiale sta però nel talento - aggiunge Camoranesi - Guardate Neymar: ha 21 anni e nessuna paura di prendersi il Brasile sulle spalle, in un Mondiale in casa. Se ne frega delle critiche: questo vuol dire aver carattere, oltre alla qualità...".

TALENTI ALTRI PAESI - La galleria di 'talentì del Mondiale brasiliano fatta dall'ex centrocampista azzurro diventa un giudizio impietoso ancora una volta per Balotelli: "Guardate Muller e Ozil, il primo ha solo 24 anni ed è al secondo Mondiale. Messi certo è una cosa a parte - dice da argentino - ma la sua squadra gioca da schifo, lui bum, al 91' inventa un gol e la qualifica. Suarez, poi, infortunio al ginocchio ma entra ed è decisivo. Questi sono i campioni...."

IL MORSO DI SUAREZ - A proposito di Suarez, Camoranesi confessa di non essersi accorto in diretta del morso ("nessuno lo ha visto, ma al replay Chiellini ha dato una gomitata e dovevano essere espulsi tutti e due") e lo paragona alla testata di Zidane. "Come quella, esprime la frustrazione per non riuscire a giocare come vuoi. Ora la Fifa dovrà squalificarlo".

ROSSO MARCHISIO - Su Marchisio, invece, ha certezze: "Era da rosso: non conta la volontarietà, sono certo che Claudio non voleva fare male ma l'arbitro non lo conosce, se fai 'vederè i tacchetti all'avversario vai fuori. È la regola". Fino a quel momento, assicura Camoranesi, "l'Uruguay aspettava solo l'errore degli azzurri: io ero certo che saremmo passati noi". Deluso dal fatto che l'Italia non abbia mai tirato in porta neanche ieri, Camoranesi parla di "squadra nevrotica, dai due volti: bella, molto bella con l'Inghilterra, e poi smarrita". Però non si sente di parlare di macerie azzurre: "Due anni fa abbiamo giocato una finale europea, e anche nel 2008 se passavamo ai rigori con la Spagna...So che Prandelli si è dimesso: da tifoso penso dovrebbe restare. Ha cambiato l'immagine del calcio italiano nel mond o, ha avuto coraggio. Ora non ci considerano più solo catenaccio. Questo è importante: possiamo tornare protagonisti, ragazzi che sanno giocare a calcio ne abbiamo". Basta donare loro un po' della forza mentale dei Camoranesi.


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