NATAL - Il dogma al Mondiale è la difesa a quattro. Finora, su 32 squadre, l’hanno adottata in 30, con Messico (linea a 3) e Costa Rica (reparto a 5) uniche eccezioni. Ora si aggiunge anche l’Italia, alla ricerca di una compattezza perduta, dopo la controversa prova offerta con la Costa Rica. Un sistema di gioco cui Cesare Prandelli si affida nei momenti difficoltà, vedi il debutto all’Europeo 2012 con la Spagna, quando consegnò il ruolo di centrale a De Rossi. E proprio l’assenza del romanista è una delle chiavi per il passaggio al 3-5-2. L’altra è la possibilità di schierare la difesa della Juventus per intero, con Bonucci centrale, Barzagli a destra e Chiellini a sinistra davanti a Buffon. Il riconoscimento del valore del reparto bianconero e una rivincita per Antonio Conte. In tanti profetizzano un futuro 4-3-3 per la Juventus, e anche il tecnico in qualche modo ci sta pensando, ma fa effetto osservare che l’Italia adotterà questo sistema di gioco nella gara che si profila come la più delicata di quelle finora affrontate in Brasile.
DUE PUNTE - Il ct non si è sbilanciato sulla formazione che affronterà l’Uruguay a Natal, ma le prove dei giorni precedenti portano dritte al 3-5-2. E quindi, detto della difesa, ecco Pirlo riportato in mezzo al centrocampo con il rientrante Verratti a destra e Marchisio a sinistra mentre, sulle fasce, toccherà a Darmian (di nuovo a destra, come con l’Inghilterra) e a De Sciglio (debuttante nel torneo) occuparsi della doppia fase difensiva-offensiva. E in attacco si torna a una coppia, con Immobile ad affiancare Balotelli: il primo dovrà dettare la profondità, il secondo attirare su di sé l’attenzione della difesa avversaria. L’Italia ha a disposizione due risultati per passare il turno, vista la migliore differenza reti. Un vantaggio, che sarebbe però opportuno rafforzare con una prova convincente, dopo la sbandata registrata con la Costa Rica.
DUE PUNTE - Il ct non si è sbilanciato sulla formazione che affronterà l’Uruguay a Natal, ma le prove dei giorni precedenti portano dritte al 3-5-2. E quindi, detto della difesa, ecco Pirlo riportato in mezzo al centrocampo con il rientrante Verratti a destra e Marchisio a sinistra mentre, sulle fasce, toccherà a Darmian (di nuovo a destra, come con l’Inghilterra) e a De Sciglio (debuttante nel torneo) occuparsi della doppia fase difensiva-offensiva. E in attacco si torna a una coppia, con Immobile ad affiancare Balotelli: il primo dovrà dettare la profondità, il secondo attirare su di sé l’attenzione della difesa avversaria. L’Italia ha a disposizione due risultati per passare il turno, vista la migliore differenza reti. Un vantaggio, che sarebbe però opportuno rafforzare con una prova convincente, dopo la sbandata registrata con la Costa Rica.
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