Piano Juventus: le tre tappe per arrivare a Milinkovic

La strategia di Marotta e i jolly che possono aiutarlo ad acquistare: prove di disgelo con la Lazio già avviate, disponibilità ad inserire contropartite di valore, volontà del giocatore
Piano Juventus: le tre tappe per arrivare a Milinkovic© Getty Images

TORINO - La prima scelta bianconera è sempre lui: Sergej Milinkovic Savic. A dispetto di tutto e tutti. A dispetto delle richieste esose di Claudio Lotito; a dispetto dei rapporti tutt’altro che idilliaci tra il patron laziale e i dirigenti bianconeri; a dispetto d’un massiccio numero di club pronti a battagliare con la Juventus fomentando un’asta al rialzo che può sforare tetti inattesi fino a pochi mesi fa. Tant’è: l’amministratore delegato bianconero Beppe Marotta e il suo braccio destro, il direttore sportivo Fabio Paratici, sono decisi a tentare il tutto per tutto, a giocarsi le chance sino all’ultimo. Convinti, come sono, della bontà dell’operazione: foss’anche extra large in termini di costi. Peraltro Milinkovic Savic è uno dei (pochi, per la verità) nomi che ha speso direttamente Massimiliano Allegri a margine del summit avuto a maggio e tornato utile per sgombrare il campo dalle ipotesi di un divorzio. Addirittura, poi, Allegri ha declinato l’invito di Florentino Perez ad accomodarsi sulla panchina del Real Madrid. Marotta e Paratici, comunque, pur consci delle difficoltà e degli ostacoli che rendono impervia la strada che porta a Milinkovic, confidano anche su una serie di jolly e mosse strategiche che possono aiutare a superare certe barriere.

Sintetizzando, potremmo parlare di una corsa in tre tappe. O strategia in tre punti. Primo punto: le prove di disgelo con la Lazio già messe in atto da giorni. Come noto, tra Marotta e Lotito non c’è particolare feeling: l’ultima operazione tra i due risale al 2011 (il passaggio di Stephan Lichtsteiner in bianconero), da allora solo divergenze sulle linee politiche e punzecchiature, se non addirittura frecciate e offese personali. Negli ultimi giorni, però, dicevamo, l’approccio è cambiato. E un clima più cordiale è stato immortalato anche in alcune foto a margine dell’ultima assemblea di Lega: presidente biancoceleste e ad bianconero, del resto, sono stati eletti consiglieri della Figc e giocoforza dovranno confrontarsi spesso.

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