Torino al Laxalt: Il no di Bruno Peres riapre la porta all'uruguaiano

Molti affari si intrecciano sull'asse Torino-Genoa-Spal: da Izzo a Milinkovic-Savic a Valdifiori
Torino al Laxalt: Il no di Bruno Peres riapre la porta all'uruguaiano© Getty Images

TORINO - Da destra il Toro si sposta a sinistra. (Quasi) perso Bruno Peres i granata ripensano, in maniera forte, a Laxalt. L’esterno sinistro del Genoa e brillante protagonista dell’Uruguay nell’esaltante campagna di Russia è tornato nel mirino del Toro che ha assolutamente bisogno di rinforzare le corsie esterne per permettere a Mazzarri di poter ottimizzare il suo 3-5-2. L’eventuale arrivo del compagno di Cavani in Nazionale permetterebbe al tecnico, volendo, di spostare Ansaldi in mezzo al campo. Una mossa che aiuterebbe a coprire, con elementi di grande affidabilità, due settori. A destra, poi, potrebbe starci sempre De Silvestri che nella scorsa stagione è stato uno dei migliori. Le strategie del ds Petrachi, dunque, cambiano. Bruno Peres ha fatto saltare i piani, l’acquisto del giallorosso era stato già confezionato: accordo con la Roma e con lo stesso giocatore ma i problemi personali e di famiglia hanno frenato l’operazione.

A dire il vero c’è ancora un piccolissimo spiraglio ma il Toro non si fa illusioni. A questo punto meglio svoltare. E allora si deve ripartire da capo, trovare altre soluzioni per rendere competitiva una rosa che sino ad oggi è identica a quella della scorsa stagione. E i giorni passano: venerdì 6 al Fila c’è il raduno e due giorni dopo la partenza per il ritiro di Bormio dove Mazzarri rischia di non aver nessun nuovo acquisto e nella peggiore delle ipotesi valuterà con più attenzione i sette giovani della Primavera che si porterà dietro. Ma questo è un discorso che i tifosi non vogliono prendere neppure in considerazione. Bene i giovani, ma non per sopperire alla mancanza totale di nuovi acquisti.

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