Pagina 5 | Italia, il conto salatissimo del flop: «Al Paese può costare più di un miliardo»

TORINO - «Grossomodo saranno 500-600 milioni. Bisogna vedere se parliamo di diretto o di indiretto. Se mette l'indiretto probabilmente invece supera il miliardo, anzi sicuramente supera il miliardo». E' la stima fatta dall'ex Presidente del Coni e della Federcalcio, Franco Carraro, sull'esclusione dell'Italia dai Mondiali. Un numero roboante che però è molto più vicino alla verità di quanto non lo siano alcune valutazioni fatte alla vigilia della gara di San Siro tra Italia e Svezia. L'assenza degli azzurri ridisegna le stragie economiche di moltissime aziende.

Andiamo a scoprire le ripercussioni a livello di diritti tv

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Nel 2014 la Fifa incassò 180 milioni da Rai e Sky per i diritti del Mondiale.  Al momento non è stato ancora stabilito quale sarà la televisione che trasmetterà i Mondiali ma si parla di una cifra inferiore alla metà, con una perdita che si aggirà intorno ai 100 milioni di euro. Ieri Italia-Svezia su Rai1 ha totalizzato 15 milioni di telespettatori: la doppia cifra a livello di ascolti probabilmente non la raggiungerà neanche la finale del Mondiale in cartello a Mosca il 15 luglio. Di conseguenza precipiteranno gli investimenti pubblicitari e un discorso simile vale anche per gli altri media.

Andiamo a scoprire le ripercussioni a livello di premi

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La Figc registrerà una perdita importante, a partire dai mancati premi per la partecipazione: chi vince il Mondiale incassa 32 milioni ma già la sola partecipazione viene premiata con più di 8 milioni (oltre a  1,3 milioni per coprire i costi di preparazione). Il passaggio agli ottavi garantisce 11,6 milioni di euro mentre i quarti 15 milioni. Il bilancio della Federazione ne risentirà e c'è il forte rischio di incorrere in tagli da parte del Coni.

Andiamo a scoprire le ripercussioni per il mondo delle scommesse

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Tra i settori che verranno penalizzati di più c'è quello delle scommesse. Nell'Europeo del 2016 ci furono puntate per 43 milioni di euro di cui 14 solo per la partita Italia-Germania. Le scommesse ovviamente ci saranno ancora ma il calo sarà molto netto perché il bacino di italiani interessati all'evento sarà decisamente inferiore.

Andiamo a scoprire le ripercussioni per il merchandising

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Il merchandising sarà probabilmente il settore che ne risentirà di più: basti pensare che nel 2014 gli incassi per la vendita delle magliette furono di 2,7 milioni di euro nonostante il flop azzurro. Il marchio Italia poi sarebbe comparso su tantissimi altri oggetti mentre adesso ovviamente ha un appeal ai minimi storici. Tutti questi discorsi poi hanno un minimo comune denominatore: a piangere saranno le casse dell'Erario. Nel 2006 il Pil dell'Italia aumentò del 4,1 per cento del Pil a valori correnti mentre il numero di disoccupati diminuì del 10 per cento.

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Il merchandising sarà probabilmente il settore che ne risentirà di più: basti pensare che nel 2014 gli incassi per la vendita delle magliette furono di 2,7 milioni di euro nonostante il flop azzurro. Il marchio Italia poi sarebbe comparso su tantissimi altri oggetti mentre adesso ovviamente ha un appeal ai minimi storici. Tutti questi discorsi poi hanno un minimo comune denominatore: a piangere saranno le casse dell'Erario. Nel 2006 il Pil dell'Italia aumentò del 4,1 per cento del Pil a valori correnti mentre il numero di disoccupati diminuì del 10 per cento.

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