Italia, Lippi: «Tavecchio non ha buona memoria: scelse lui Ventura»

L'ex ct della Nazionale fa chiarezza: «Avevo già un precontratto da direttore tecnico e parlai con tre allenatori, poi riferii al presidente: lui chiamò Ventura»
Italia, Lippi: «Tavecchio non ha buona memoria: scelse lui Ventura»

TORINO - «Mi ha dato fastidio che non si fa altro che parlare di Lippi, mi sembra che Tavecchio non abbia una buona memoria: tutto vero quello che ha detto Malagò, tutto vero eccetto che abbia scelto io Ventura». Al telefono con Sky Marcello Lippi dice la sua sulla crisi del calcio italiano e chiarisce i motivi della sua rinuncia all'incarico di supervisore. «Avevo già un precontratto da direttore tecnico, parlai con tre allenatori, Gasperini, Montella e Ventura, poi riferii a Tavecchio che mi disse: chi scegliamo? E io "no, il ct lo sceglie il presidente". Lui disse "Ventura, ha più esperienza"». Poi aggiunge: «Il mio incarico saltò il giorno prima della presentazione: bastava che Tavecchio si ricordasse che lui un anno prima aveva firmato il nuovo statuto dei procuratori, che definiva l'incompatibilità perché c'era mio figlio, e avrei detto che non era il caso. Né Tavecchio né il dg Uva se ne sono ricordati: è sospetto».

PROGETTI - Per Lippi ripartire da Ancelotti sarebbe la migliore soluzione, ma prima vanno fatti dei cambiamenti strutturali. «Scegliere il ct è l'ultimo dei problemi, bisogna prima di tutto riorganizzare la federazione. Ancelotti sarebbe il massimo e non avrebbe bisogno di consigli. Una collaborazione con la Figc? Non credo che lo possa fare perché c'è la norma sull'incompatibilità visto che mio figlio è procuratore, ma ho un contratto con la federazione cinese fino al 2019 e credo che accetterò la proposta di prolungarlo fino al 2022».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...