© EPAMiralem Pjanic, centrocampista ex Roma e Juve, ora in forza al Besiktas, è finito al centro di uno scandalo in patria. Le fotografie in compagnia di alcuni amici in un locale mentre fuma narghilè e beve, pubblicate alla vigilia della sfida decisiva contro la Finlandia nelle qualificazioni per i Mondiali di Qatar 2022 (persa malamente 3-1, un risultato che di fatto condanna la Bosnia ad abbandonare ogni speranza), hanno mandato su tutte le furie i tifosi bosniaci. C'è però un enorme equivoco alla base del caos che si è generato, perché le foto oggetto della critica sono vecchie, come si evince del resto dalla tuta indossata dall'ex Roma e Juve: la divisa sociale in questione non è infatti quella attuale, ma di qualche anno fa.
Pjanic e la fake news
I tifosi, pensando che risalisse invece alla vigilia della sfida decisiva per le sorti della nazionale, hanno chiesto a gran voce una pena esemplare, che sembrava essersi concretizzata con l'allontamento del giocatore (assente nella partita successiva contro l'Ucraina) dal ritiro. In realtà Pjanic era già d'accordo con il ct Ivajlo Petev sul non partecipare alla gara in questione, per questo motivo avrebbe lasciato anzitempo la selezione. Viene a decadere così anche l'ipotesi avanzata dai media locali, che avevano addirittura parlato di un potenziale addio definitivo alla nazionale del centrocampista. La realtà, però, è che si tratta solo di una gigantesca fake news e di tutti effetti collaterali a essa collegati.