Il Cile accusa l'Ecuador: "Via dai Mondiali, ha schierato un colombiano"

Presentato ricorso alla Fifa per la presunta posizione irregolare di Byron Castillo, che avrebbe un certificato di nascita falso
Il Cile accusa l'Ecuador: "Via dai Mondiali, ha schierato un colombiano"© Getty Images

SANTIAGO DEL CILE (Cile) - La federcalcio del Cile ha fatto sapere di aver depositato un ricorso alla Fifa chiedendo l'esclusione dell'Ecuador dal prossimo Mondiale per la posizione irregolare del calciatore Byron Castillo. A conclusione di un'inchiesta sarebbe infatti emerso un certificato di nascita colombiano di Castillo, con gli stessi genitori, ma con data di nascita 25 luglio 1995 e non 10 novembre 1998, come scritto nei documenti della federcalcio ecuadoriana. Secondo l'accusa dei cileni, l'esterno destro sudamericano non avrebbe perciò diritto a giocare nella nazionale dell'Ecuador, che quindi dovrebbe perdere a tavolino le 8 gare di qualificazione ai Mondiali in cui Castillo è sceso in campo. Sebbene il Cile sia arrivato settimo dietro a Perù e Colombia, Castillo non ha mai giocato contro queste due nazionali, che quindi non avrebbero vantaggi in classifica. Il Cile invece, che ha affrontato due volte l'Ecuador con Castillo in campo, guadagnerebbe 5 punti, andando a sostituire proprio la nazionale ecuadoriana, arrivata quarta dietro a Brasile, Argentina e Uruguay.

Il comunicato della federcalcio cilena

"Sulla base di tutte le informazioni e i documenti raccolti, i fatti sono troppo gravi e devono essere oggetto di un’indagine approfondita da parte della Fifa - si legge nella nota della federcalcio cilena - ci sono innumerevoli prove che il giocatore sia nato in Colombia, nella città di Tumaco, il 25 luglio 1995, e non il 10 novembre 1998, nella città ecuadoriana del generale Villamil Playas. Le indagini svolte in Ecuador, compreso un rapporto legale della Direzione Nazionale del Registro Civile, la massima autorità in materia in questo paese, hanno dichiarato l’esistenza di incongruenze nel certificato di nascita presentato dal giocatore, e hanno riferito che tale documento non esistevano nei loro file interni, sottolineando altre debolezze nel documento, per concludere che era possibile che fosse fraudolento. Inoltre, una commissione investigativa della federcalcio ecuadoriana, volta a chiarire le irregolarità esistenti nei registri dei giocatori davanti a questa federazione, ha concluso che il giocatore era colombiano. Tutto questo, ovviamente, era pienamente conosciuto dalla FEF (la federcalcio eduadoriana, n.d.r.)". 

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