Grana Mondiale, effetto Qatar 2022 sui campionati

Grana Mondiale, effetto Qatar 2022 sui campionati

Mentre le due settimane di nazionali riconsegnano infortunati e acciaccati ai club (che sono poi sempre quelli che pagano, vale la pena ricordarlo), stanno per iniziare le settimane più pazze del mondo. Il via lo ha dato l’Argentina che starebbe preparando una lettera da inviare ai club europei per chiedere i giocatori con una settimana d’anticipo rispetto al pattuito, facendo loro saltare una giornata di campionato.

La Juventus, per esempio, dovrebbe rinunciare a Paredes e Di Maria per la gara contro la Lazio. La Roma a Dybala contro il Torino. L’Inter a Lautaro contro l’Atalanta e così via. Ovviamente la risposta sarà un no, anche perché i regolamenti parlano chiaro e i club possono tenere tutti fino all’ultimo impegno ufficiale. Ma immaginate con che spirito verrà disputata quella partita da chi, da lì a pochi giorni, inizierà un Mondiale. Sì, la Juventus potrà trattenere Di Maria e Paredes, così come tutti i club europei, tuttavia è difficile pensare che i convocati gettino il cuore oltre l’ostacolo rischiando di farsi male. L’ultima giornata prima del Mondiale, fra l’11 e il 13 novembre, sarà l’apoteosi di un periodo che inizierà tra poco, nel quale ogni piccolo fastidio muscolare diventerà allarme per chi avrà, logicamente, zero voglia di rischiare che si aggravi. Chi ci metterà la gamba, sapendo di volerla avere bella lucida e pronta per le partite in Qatar?

Attenzione, non si vuole fare moralismo, ma neppure passare per ingenui: è logico e umano, anzi umanissimo, che vada così, tuttavia si sfiorerà il ridicolo per questa assurda calendarizzazione della stagione. Perché quando il Mondiale ha la sua posizione naturale, a fine stagione, avanza sempre un mese, a volte quaranta giorni, fra l’ultima partita con i club e la prima con la Nazionale. Un cuscinetto sufficiente a scongiurare l’ansia da infortunio, ma che non evita che negli ultimi mesi si registri qualche distrazione. Figuriamoci se il cuscinetto è di appena sette giorni come quest’anno. Lo si sapeva fin dall’inizio, ma l’indiscrezione che arriva dall’Argentina ce lo sbatte in faccia, ora che sta per riprendere uno dei campionati più affascinanti e intriganti degli ultimi anni. Chi ha meno giocatori coinvolti nel Mondiale ne trarrà sicuro vantaggio, chi spedirà in Qatar un contingente più nutrito potrebbe affrontare non pochi problemi di, diciamo, “prudenza” da parte dei giocatori. In generale lo spettacolo ne risentirà. Chissà se basterà questo scenario un po’ grottesco a spingere verso una indispensabile riforma del calendario calcistico.

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