Lukaku, rivincita mondiale dopo i guai all'Inter

Martinez, ct del Belgio: «La nostra preoccupazione è che raggiunga il 100%»
Lukaku, rivincita mondiale dopo i guai all'Inter

MILANO - Tutti per Lukaku: l’Inter (che spera in un gran mondiale del centravanti dopo una prima parte di stagione da dimenticare) e il Belgio che ripone molte delle sue speranze di essere protagonista in Qatar nelle gambe malconce del centravanti.

Rotta su Doha

Da martedì Big Rom è in Kuwait, tappa di avvicinamento scelta dal Belgio per preparare la rassegna iridata. L’ennesima risonanza magnetica fatta al bicipite femorale sinistro ha confermato come il giocatore sia vicino alla guarigione ma, visti i precedenti, nessuno prenderà rischi anche perché obiettivo del ct Roberto Martinez è avere a disposizione il suo fuoriclasse per la fase a eliminazione diretta. Tesi confermata in toto proprio dall’allenatore dei Diavoli rossi: «Il cambio di club non è stato un problema. Il problema è stato il primo infortunio muscolare che ha avuto nella sua carriera. È un giocatore potente che spinge al limite le sue capacità fisiche. È il primo infortunio che ha. È stato un periodo difficile. Quando non sai come reagirà il tuo corpo, tutto è difficile. Abbiamo lavorato bene con lo staff medico dell'Inter e speriamo che faccia un buon Mondiale. La nostra preoccupazione è che raggiunga il 100%».

Pure Ausilio in Qatar

Ad augurarselo è pure l’Inter: considerando che la rassegna iridata è tutta condensata intorno a Doha, non ci sarebbe da stupirsi se Lukaku settimana prossima riceverà pure la visita di Piero Ausilio, direttore sportivo dell’Inter, che volerà in Qatar per vedere alcune partite e per riaprire i canali diplomatici con gli operatori di mercato e i dirigenti delle altre grandi d’Europa presenti nell’emirato. L’augurio di Inzaghi è invece che Lukaku si ripresenti ai suoi ordini il più tardi possibile: questo vorrà dire che il Belgio avrà disputato un grande Mondiale: dopo una prima parte della stagione passata in bacino di carenaggio anche una svolta dal punto di vista psicologico può essere importante per far sì che l’Inter a gennaio ritrovi il vero Lukaku, il giocatore scelto per vincere la seconda stella.

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