© Getty ImagesDalla narrazione di Morgan Freeman - protagonista straordinario della cerimonia d’apertura - al calcio giocato, che ha regalato la sua prima storia Mondiale. Quella di Enner Valencia, autore della doppietta con la quale l’Ecuador ha steso il Qatar all’Al Bayt, impianto nel deserto a forma di tenda di beduini. Un uno-due piuttosto rapido, arrivato nel corso del primo tempo grazie a un calcio di rigore (assegnato dal nostro Orsato) e alla difesa ballerina dei padroni di casa, praticamente mai in partita.
L’Ecuador rischiava di non essere al Mondiale
I primi tre punti del Mondiale (in attesa dell’altra sfida del Gruppo A tra Senegal e Olanda) vanno dunque alla nazionale di Alfaro, l’ultima ad essere stata sicura di esserci dopo aver rischiato la squalifica per aver schierato Byron Castillo, nato in Colombia. Il Var ha invece impiegato soltanto tre minuti per prendersi la scena: l’Ecuador è andato in gol con Enner Valencia dopo un'uscita a vuoto del portiere Saad Al Sheeb, tra l'esultanza degli ecuadoregni e la delusione dello stadio. Poi però l’arbitro azzurro è stato richiamato dal Video Assistant Referee, nello specifico Irrati, e il controllo ha individuato un fuorigioco che ha portato all'annullamento del gol.
Enner Valencia e il finto infortunio. Ricordate?
Enner Valencia (splendida la torsione ad alta quota per il 2-0 odierno) è stato anche il protagonista di un curioso episodio avvenuto nel 2016. In occasione della partita contro il Cile, valida per le qualificazioni al Mondiale di Russia 2018, finse un grave infortunio per essere soccorso dallo staff sanitario ed evitare l’arresto con tanto di polizia presente a bordocampo. Il giocatore era stato accusato di non aver pagato gli alimenti alla figlia.