Pagina 2 | La Fifa minaccia le nazionali: niente fascia arcobaleno, indosserete questa nera!

TORINO - Niente da fare, nessun capitano indosserà ai Mondiali in Qatar la fascia arcobaleno con la scritta "One Love", a sostegno del movimento che difende i diritti della comunità LGBTQI+. Lo hanno comunicato con una nota le nazionali che si erano dette intenzionate a farlo, cioè Inghilterra, Olanda, Belgio, Danimarca, Germania, Svizzera e Galles. La motivazione risiede nel fatto che rispetto a prima, quando al massimo la punizione sarebbe stata una multa, la Fifa ha introdotto anche l'ammonizione nei confronti dei "trasgressori" del regolamento, che vieta "la manifestazione chiara ed evidente di qualsiasi presa di posizione politica, in un senso o nell'altro".

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Qatar 2022, niente "One Love": il comunicato

E se la sanzione pecuniaria era stata messa in preventivo dalle varie federazioni, diverso il discorso relativo al provvedimento disciplinare sul campo, che andrebbe inevitabilmente a condizionare l'andamento della partita: "La Fifa è stata molto chiara, imporrà delle sanzioni sportive se i nostri capitani indosseranno in campo quella fascia. Come Federazioni, non possiamo mettere i nostri giocatori nella posizione in cui rischiano dei cartellini, per cui abbiamo chiesto ai capitani di non provare a indossare quelle fasce durante le partite dei Mondiali. Eravamo pronti a pagare le multe che normalmente si applicano quando si violano le norme legate alla tenuta di gioco ma non possiamo permettere che i nostri giocatori rischino di essere ammoniti o addirittura costretti a lasciare il campo. Siamo molto frustrati per una decisione della Fifa che crediamo non abbia precedenti. [...] Avevamo comunicato da tempo allla Fifa la nostra decisione per sostenere l'inclusione nel calcio e non abbiamo avuto risposta. I nostri giocatori e allenatori sono delusi, sono forti sostenitori dell'inclusione e lo dimostreranno in altri modi".

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La Fifa: questa è la fascia permessa

Una fascia nero lugubre, su cui campeggia la scritta no discrimination e due mani che si stringono: questo il messaggio che secondo la Fifa dovrebbe essere pro diritti civili e LGBTQ e che andrà a sostituire la fascia arcobaleno "One Love". Di seguito il comunicato: "A seguito delle discussioni, la Fifa può confermare che la sua campagna 'No Discrimination' è stata anticipata rispetto alla prevista fase dei quarti di finale, in modo che tutti i 32 capitani abbiano l'opportunità di indossare questa fascia durante i Mondiali. Ciò è in linea con l'Articolo 13.8.1 del Regolamento Equipaggiamento Fifa, che afferma che per le Competizioni Finali Fifa, il capitano di ciascuna squadra deve indossare la fascia da capitano fornita dalla Fifa". La Fifa ha inoltre ribadito di essere "un'organizzazione inclusiva che vuole mettere il calcio al servizio della società sostenendo cause buone e legittime, ma all'interno dei regolamenti". Il presidente Gianni Infantino, infine, ha sottolineato di aver parlato con le autorità del Qatar ribadendo il pieno sostegno alla comunità LGBTQI+: "Hanno confermato e posso confermare che tutti sono i benvenuti. Se qualcuno dice il contrario, non è l'opinione del Paese e di certo non è l'opinione della Fifa".

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Qatar 2022, niente "One Love": il comunicato

E se la sanzione pecuniaria era stata messa in preventivo dalle varie federazioni, diverso il discorso relativo al provvedimento disciplinare sul campo, che andrebbe inevitabilmente a condizionare l'andamento della partita: "La Fifa è stata molto chiara, imporrà delle sanzioni sportive se i nostri capitani indosseranno in campo quella fascia. Come Federazioni, non possiamo mettere i nostri giocatori nella posizione in cui rischiano dei cartellini, per cui abbiamo chiesto ai capitani di non provare a indossare quelle fasce durante le partite dei Mondiali. Eravamo pronti a pagare le multe che normalmente si applicano quando si violano le norme legate alla tenuta di gioco ma non possiamo permettere che i nostri giocatori rischino di essere ammoniti o addirittura costretti a lasciare il campo. Siamo molto frustrati per una decisione della Fifa che crediamo non abbia precedenti. [...] Avevamo comunicato da tempo allla Fifa la nostra decisione per sostenere l'inclusione nel calcio e non abbiamo avuto risposta. I nostri giocatori e allenatori sono delusi, sono forti sostenitori dell'inclusione e lo dimostreranno in altri modi".

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