Vlahovic, che lei conosce bene, ha pagato le troppe pressioni e le grandi responsabilità che gli sono state addossate?
«Io credo che stia pagando più le difficoltà atletiche e fisiche che le pressioni. Bisogna guardare la storia nella sua complessità. Dusan purtroppo è passato dalla Fiorentina alla Juventus e poi alla Nazionale, ma non è mai stato al meglio della condizione. Ho visto un periodo in cui è stato fermo per affaticamento pubalgico. Nessun calciatore, se non sta bene, può esprimere le sue potenzialitàAnche ai Mondiali, si è visto, non poteva fare la differenza, non essendo al top. Come non la poteva fare alla Juventus dove, comunque, pur avendo tante problematiche fisiche, ha avuto un buono score».
Allegri dice che Vlahovic deve migliorare in alcuni fondamentali, ad esempio nel controllo di palla: pensa che abbia ragione?
« Nella vita si può sempre migliorare, anche a 80 anni... Figuriamoci un giovane. Nessuno è completo, anche il più grande campione».
Lei è indubbiamente uno dei più bravi scopritori di talenti del panorama italiano e non solo. Per il Lecce ha preso nota di qualche nome?
«Sì, ma ripeto che bisogna saper attendere per valutare nel medio termine. A volte ci possono anche essere degli abbagli. Bisogna andare per gradi e seguire assiduamente l’evoluzione di un calciatore».