Corvino sul caso Juve
Corvino non ha mai lavorato per la Juventus (anche se da indiscrezioni risulta che in più occasioni sia stato corteggiato) ma, in quanto scopritore di grandi talenti e dg, ha avuto modo di completare diverse operazioni con il club bianconero. Soprattutto nella sua esperienza alla Fiorentina s’è trovato più volte nelle condizioni di ricevere offerte da Marotta e Paratici per alcuni campioni che altrimenti sarebbero andati all’estero, e altri li ha lasciati in dote al club viola anche una volta trasferitosi. Melo, Bernardeschi, Chiesa, Vlahovic... Tutti giocatori lanciati da lui e che sono stati ceduti dalla Viola incassando quasi 200 milioni di euro, in tutto: e si capisce, dunque, perché in casa Juventus abbiano pensato di portarselo in casa. Per alcuni giocatori adesso bianconeri - sue creature - nutre ancora grande affetto e stima. «La Juve potrà contare sul miglior Vlahovic, tra qualche settimana, quando il giocatore sarà ristabilito dai guai fisici. Sono sicuro, sicurissimo! Al cento per cento, e anche di più! Se c’è qualcosa di più del cento per cento, suggeritemelo e lo dico. Lo stesso per Chiesa: possono essere determinanti». La sua opinione sul caso-Juve: «Nella storia di un club ci sono sempre dei momenti di travaglio, fanno parte della vita di ua società, di una azienda, di una persona. Bisogna avere anche rispetto di chi attraversa queste fasi. È un club storico, che ha dato tanto al mondo del calcio italiano, ed è stato un indicatore sano e giusto con tutte le politiche positive che ha avuto».