Il retroscena sull’agente
Sebbene sia il personaggio del momento (il suo profilo Instagram è schizzato a quasi 1,5 milioni di followers), Youssef non si avvale, almeno per ora, di un procuratore che va per la maggiore, un impresario dal nome conosciuto o magari altisonante. Il suo agente, marocchino come lui, si chiama Anass Ouzifi, ha solo 34 anni, è nato a Casablanca e risiede a Coslada (una dozzina di chilometri a oriente di Madrid) dove ha creato l’agenzia “Futbol Entreprise SL”. Parrebbe una persona semi-anonima o quanto meno un giovane manager che prova a far fortuna nel calcio, come tanti altri. Invece ha uno... sponsor d’eccezione. Un amico che si chiama addirittura Cristiano Ronaldo. Ouzifi appare in dozzine d’immagini pubblicate dalla star di Funchal sui suoi profili sociali. C’è anche una piccola collaborazione fra i due per quanto concerne eventuali presenze del madeirense a manifestazioni pubblicitarie in Marocco. Un’amicizia nata a Madrid circa sette anni fa quando CR7 giocava nel Real. È stato proprio Anass a presentare al portoghese l’impressionante e controverso campione di kickboxing olandese d’origine marocchina Badr Hari, classe 1984, 197 centimetri d’altezza per 110 chili di muscoli, 106 vittorie su 121 match disputati nella categoria dei pesi massimi K-1. Soprannominato “Bad Boy” per i suoi atteggiamenti rissosi fuori ring e antisportivi in combattimento. Anche incarcerato in passato sia ad Amsterdam che a Dubai per aver massacrato di botte chi non gli andava a genio... Per questo la stessa dirigenza del Real Madrid consigliò vivamente Ronaldo a ridurre il più possibile, meglio a cancellare del tutto, i (frequenti) viaggi a bordo del suo jet privato a Marrakech per salutare il gigantesco (e manesco...) amicone Badr. Cosa che CR7 fece, anche per troncare sul nascere strane voci sul loro rapporto molto speciale.