Cristiano Ronaldo, da CR7 a CR-soldi: è una resa

C’è un fenomeno che s’è fatto uomo. E ha capito che i record, le Champions, i Palloni d’Oro non aumenteranno

Vabbè, ok. L’etica, il romanticismo, i valori. Le riflessioni su quanto sarebbe stato bello vedere Cristiano Ronaldo chiudere la carriera allo Sporting, là dov’era iniziata. Ma, domanda: tra chi filosofeggia, in quanti avrebbero davvero rinunciato a un contratto da quasi 200 milioni a 37 anni? Ipotizzo: nessuno. Anzi, uno forse ci sarebbe stato: Cristiano Ronaldo... Cristiano Ronaldo se solo fosse riuscito ad autoconvincersi, ancora, del fatto che, ancora, lui è CR7 “il più bello, il più forte, il più vincente, l’uomo inseguito dai record”. Invece quel Cristiano Ronaldo così presuntuosamente caparbio non c’è più. C’è un fenomeno che s’è fatto uomo. E ha capito che i record, le Champions, i Palloni d’Oro non aumenteranno. Tanto vale, allora, procedere con l’ultimo sontuoso prelievo. Che è una resa laddove i soldi diventano fine, non più conseguenza.

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