Juventus, Milinkovic-Savic si riapre: il retroscena e le variabili 2023

Il club bianconero pronto a trattare con la Lazio di Lotito. Quell'intesa ad agosto, poi le scelte diverse
Juventus, Milinkovic-Savic si riapre: il retroscena e le variabili 2023© Getty Images

TORINO - Riavvolgiamo il nastro e proviamo a tornare indietro di qualche mese: esercizio tutt’altro che superfluo perché quello che scopriremo sarà utile per conoscere le prossime mosse della Juventus, o quantomeno per leggerne le intenzioni. Il 25 luglio scorso la Juventus comunica attraverso i canali ufficiali che Paul Pogba si è infortunato al menisco del ginocchio destro durante la tournée americana, un problema serio che prevede una consulenza specialistica. E un intervento chirurgico che, come tutti sanno, verrà effettuato soltanto il 5 settembre, quindi 42 giorni dopo l’infortunio. Ma questo, a fine luglio, la Juventus ancora non poteva saperlo: nel frattempo, tuttavia, la dirigenza bianconera, rendendosi conto della gravità dell’infortunio, aveva cominciato a valutare una nuova strategia di mercato, poi condivisa con Massimiliano Allegri e il suo staff una volta rientrati alla Continassa.

Dalla riunione dei primi di agosto era emersa una necessità, da subito: rinforzare la fascia sinistra, di fatto rinunciando al 4-3-3 come credo tattico fisso in favore di un sistema di gioco più versatile. A quel punto la Juventus è andata a chiudere l’operazione Kostic con l’Eintracht Francoforte: non una trattativa semplice, ma andata in porto per 15 milioni complessivi. Ma restava aperta la questione mezzala: che l’assenza di Pogba, l’uomo sul quale costruire il centrocampo per tornare a vincere, sarebbe stata pesantissima era ben chiara nella mente della dirigenza juventina già ad agosto. Ecco allora che il club si era mosso in una direzione precisa: Sergej Milinkovic-Savic. Altra operazione complicata, nonostante il contratto in scadenza nel 2024, ma la Juventus è stata davvero a un passo dal prenderlo meno di tre mesi fa. Vediamo come.

Nel frattempo, con Pogba fermo e gli esuberi ancora da piazzare (Zakaria che poi andrà al Chelsea e Arthur al Liverpool), era arrivata la proposta del Manchester United per Rabiot: un affare che, per un giocatore tutt’ora in scadenza di contratto a giugno, avrebbe portato nella casse bianconere 20 milioni, funzionali a finanziare un rinforzo di spessore in entrata nel reparto, proprio Milinkovic-Savic nelle idee bianconere. Anche se parallelamente non si perde di vista la pista che porta a Parigi per Paredes, ma la Juventus si tiene la carta nella manica sapendo di poterla tirare fuori anche negli ultimi giorni di trattative. E in effetti così sarà: intanto a fari spenti la dirigenza si muove per provare a piazzare il colpo Milinkovic. E ci va davvero a un passo: pareva tutto fatto, con la chiusura a 50 milioni più 10/15 di bonus per il cartellino del centrocampista serbo, il quale avrebbe sottoscritto un contratto quadriennale con stipendio da 5,5 milioni netti più 1,5 di bonus all’anno. L’agente del giocatore, Kezman, era anche stato nella sede del club bianconero. E poi che è successo?

Milinkovic Savic ancora nel mirino della Juve

È mancato l’ultimo passaggio, quello decisivo, e alla fine la Juventus ha optato per una scelta più conservativa a livello economico e in quel momento più funzionale sotto il profilo tecnico: la speranza (allora, ad agosto) era di recuperare Pogba per ottobre e, con la conferma di Rabiot dopo il no allo United, l’esigenza maggiore sembrava esserci in regia. Così è arrivato Paredes in prestito e anche in quella occasione il passaggio di Milinkovic-Savic alla Juve è stato rimandato.

Al di là di quelli che possono essere i rimpianti o i ragionamenti a posteriori, la Juventus è ancora in ballo per la stella serba della Lazio, solo che cambieranno le regole di ingaggio: Lotito lo ha già lasciato intendere, alzando tanto, fino alla tripla cifra, la richiesta sapendo che 100 milioni sono fuori portata per tutti, ma al tempo stesso sottolineando come il giocatore sia sempre in vendita, davanti all’offerta giusta. Difficile immaginare una svolta a gennaio, più facilmente ipotizzabile un nuovo ballo per l’estate con tre variabili: l’effetto Mondiale, con Milinkovic possibile protagonista; la condizione di Pogba; la situazione contrattuale di Rabiot. Insomma, ci saranno altre puntate da raccontare.

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