Milinkovic-Juventus, Lotito lo vende a gennaio o a giugno: la situazione

Nuovi contatti con la Lazio e l’entourage del centrocampista serbo con il contratto in scadenza nel 2024: zero segnali di un possibile rinnovo a certe cifre
Milinkovic-Juventus, Lotito lo vende a gennaio o a giugno: la situazione© www.imagephotoagency.it

Dare sempre il massimo per la Lazio, con la consapevolezza però che questi dovrebbero essere gli ultimi mesi nella Capitale. Sergej Milinkovic-Savic resta nei radar della Juventus. Ma non solo. Con un contratto in scadenza nel giugno del 2024 (e zero segnali di un possibile rinnovo a certe cifre), Lotito dovrà necessariamente vendere il suo pupillo a gennaio, o a giugno, per incassare una somma importante dalla cessione del calciatore. Una verità di cui non si parla ad alta voce a Roma, ma conosciuta perfettamente da tutti i soggetti in causa. Col tema economico che non riguarda solo il numero uno dei biancocelesti, ma pure il giocatore, che ovviamente spera di guadagnare di più (anche se questo non è lo snodo cruciale del suo destino calcistico) e l’entourage dell’atleta, per cui l’obiettivo è (anche) incassare una bella somma dalle eventuali commissioni per il possibile trasferimento del serbo.

Milinkovic, la Juve e gli applausi dello Stadium

A proposito: i professionisti che seguono Milinkovic-Savic erano allo Stadium in occasione di Juventus-Lazio (a Torino seguono pure il fratello granata Vanja, come Marusic tra i biancocelesti). Per l’occasione non ci sono stati approcci concreti con Cherubini, ma sicuramente gli applausi rivolti dai tifosi della Vecchia Signora a Sergej hanno colpito tutti, per una scena inusuale, specialmente in serie A. Ergo: la Juve resta una meta più che gradita, ma non la sola, dato che all’estero parecchie squadre stanno anche solo prendendo informazioni sui desiderata del classe ’95. Se nelle scorse stagioni di fatto la Lazio era riuscita a fare muro e ad imporre le proprie volontà, presto non sarà più possibile. Un Mondiale da protagonista potrebbe essere un’ulteriore vetrina per il “Sergente”, nonché una sorta di accelerante per una sua nuova - e quasi inevitabile - avventura sportiva.

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