Spagna, Luis Enrique: "Siamo nel girone della morte, dobbiamo solo vincere"

Il commissario tecnico spagnolo ha parlato alla vigilia della gara con il Giappone: "Sarà un banco di prova per questo Mondiale"
Spagna, Luis Enrique: "Siamo nel girone della morte, dobbiamo solo vincere"© Getty Images

TORINO - Nessun calcolo, Luis Enrique non intende cambiare atteggiamento contro il Giappone, una partita in cui sarà in palio il passaggio degli ottavi di finale: "Non c'è niente da proteggere. Siamo nel girone della morte e nonostante questo siamo in una posizione di vantaggio. Non faremo speculazioni. Vogliamo vincere ed essere primi". L'allenatore ha anche ammesso che a un certo punto è stata presa in considerazione l'ipotesi di arrivare secondi: "È una riflessione che abbiamo fatto. Ma quando sei convinto di avere una grande squadra, vuoi arrivare primo. Immaginate... Siamo 0-0 nelle due partite, e al 95' segnano Giappone e Costa Rica. Così saremmo fuori. Non si possono fare calcoli".

Spagna, Luis Enrique verso il Giappone

Luis Enrique ha proseguito: "Inoltre, non c'è una squadra più facile nel calcio. Per vincere una Coppa del Mondo devi battere i migliori". Poi su Gavi e Rodri, alle prese con problemi fisici: "Dipende dalla situazione. Quando hai 26 giocatori di alto livello e ne hai uno affaticato, questo incide, ovviamente. Aspettiamo che arrivi l'allenamento. Ieri Gavi e Rodrigo volevano già allenarsi, ma io non glielo ho permesso. Vediamo, non c'è bisogno che facciano le corse per rientrare. Andiamo ad allenarci e, se stanno bene, perfetto. In caso contrario, ci sono altri giocatori". Infine ha guardato al Giappone, ricordando anche la partita delle Olimpiadi di Tokyo dello scorso anno. "È molto ben strutturato. A livello individuale la qualità è molto alta. Sono dinamici, veloci, pesanti... Mi piace molto il loro centrocampo. Sarà una partita difficilissima, un altro banco di prova già nel pieno di questo Mondiale".

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Moriyasu: "Stiamo riducendo il divario con l'Europa"

Il Giappone del ct Moriyasu, infatti, vuole continuare a stupire: "Domani sarà una partita ad alta pressione per tutti i giocatori, ma dobbiamo credere in noi stessi. I ragazzi devono credere nei loro compagni di squadra per poter lottare contro la Spagna. Si spera che diano il massimo e il risultato verrà. Il mondo intero sta tenendo il passo con il calcio europeo. Sia tatticamente che fisicamente, penso che ci siano analogie nelle tendenze in tutto il mondo e il divario si sta riducendo. Dovremo essere in grado di ridurre il gap con le grandi squadre mentre giochiamo contro di loro, e mentre impariamo da loro in questa Coppa del Mondo. Così saremo anche in grado di scoprire come superarle".

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TORINO - Nessun calcolo, Luis Enrique non intende cambiare atteggiamento contro il Giappone, una partita in cui sarà in palio il passaggio degli ottavi di finale: "Non c'è niente da proteggere. Siamo nel girone della morte e nonostante questo siamo in una posizione di vantaggio. Non faremo speculazioni. Vogliamo vincere ed essere primi". L'allenatore ha anche ammesso che a un certo punto è stata presa in considerazione l'ipotesi di arrivare secondi: "È una riflessione che abbiamo fatto. Ma quando sei convinto di avere una grande squadra, vuoi arrivare primo. Immaginate... Siamo 0-0 nelle due partite, e al 95' segnano Giappone e Costa Rica. Così saremmo fuori. Non si possono fare calcoli".

Spagna, Luis Enrique verso il Giappone

Luis Enrique ha proseguito: "Inoltre, non c'è una squadra più facile nel calcio. Per vincere una Coppa del Mondo devi battere i migliori". Poi su Gavi e Rodri, alle prese con problemi fisici: "Dipende dalla situazione. Quando hai 26 giocatori di alto livello e ne hai uno affaticato, questo incide, ovviamente. Aspettiamo che arrivi l'allenamento. Ieri Gavi e Rodrigo volevano già allenarsi, ma io non glielo ho permesso. Vediamo, non c'è bisogno che facciano le corse per rientrare. Andiamo ad allenarci e, se stanno bene, perfetto. In caso contrario, ci sono altri giocatori". Infine ha guardato al Giappone, ricordando anche la partita delle Olimpiadi di Tokyo dello scorso anno. "È molto ben strutturato. A livello individuale la qualità è molto alta. Sono dinamici, veloci, pesanti... Mi piace molto il loro centrocampo. Sarà una partita difficilissima, un altro banco di prova già nel pieno di questo Mondiale".

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