Negli ultimi giorni si è parlato dell'ipotesi di vedere Matias Soulé giocare nella Nazionale italiana, per via delle sue origini: "È italo-argentino e non so cosa potrebbe accadere se la situazione con l'Argentina non si sbloccasse. Oggi è tutto aperto, avrebbe legalmente la possibilità di essere convocato", diceva a tal proposito Martin Guastadisegno, procuratore dell'attaccante della Roma. L'entourage si è lamentato anche della mancata convocazione del suo assistito in nazionale argentina: "È l'unico dei giovani argentini a non aver ancora giocato un solo minuto. Sta diventando un leader in una squadra importante come la Roma e merita una chance". Dichiarazioni che hanno scatenato la risposta di Lionel Scaloni, ct dell'Argentina.
Le parole di Scaloni
Alla vigilia dell'amichevole contro Portorico, in programma stanotte alle 2 ora italiana, Scaloni si è espresso così in merito alla situazione di Soulé: "Convocato dall'Italia? Non mi sembra possibile. È nel nostro mirino, come tanti altri ragazzi che crediamo possano darci un contributo: Buonanotte, Garnacho, Valentin Carboni, sono ragazzi che riteniamo abbiano un futuro in nazionale e li chiameremo quando vedremo che ne hanno la possibilità. Seguo Matias da tempo e so che sta crescendo molto, se continuerà così non ci saranno problemi", riporta TyC Sports. Un chiaro messaggio alle lamentele dell'agente del calciatore, un messaggio che sembra anche spegnere la possibilità di vedere il 22enne con la maglia dell'Italia: "L'idea è questa, sono nel nostro radar come tutti gli altri", ha concluso il ct dell'Albiceleste. Quando Soulé giocava nel Frosinone aveva già chiarito le sue intenzioni, nonostante ci fossero stati contatti con Luciano Spalletti, all'epoca ct degli azzurri: "Ho parlato con Spalletti, gli ho detto la verità, che mi sentivo argentino. Aspetto l'Argentina, non so se arriverà ora o più tardi, ma sono argentino, ci sono nato e il mio cuore dice sempre Argentina".