Juve, Montero-Brambilla: la partenza sprint! Volano grazie a gol e gioco offensivo

La Primavera dopo 4 turni è in testa con 13 reti segnate e la Next Gen ha iniziato battendo agevolmente il Trento
Juve, Montero-Brambilla: la partenza sprint! Volano grazie a gol e gioco offensivo

TORINO - Oltre alla garra c'è di più. Il ritorno a casa di Paolo Montero consegna alla Juventus un allenatore che ha idee molto chiare, con concetti che è già riuscito ad esprimere sia durante la preparazione estiva che nelle prime uscite di campionato. La mentalità è precisa: il calcio proposto dall'Under 19 bianconera è offensivo, tendenza portata quasi all'estremo dal tecnico uruguaiano. Anche a costo di rischiare di subire tante ripartenze avversarie: la sua Juve ha già un'impronta riconoscibile, una traccia netta di ciò che sarà la stagione sia in campionato che in Youth League.

I segnali finora sono confortanti, anche sul piano dei risultati: 10 punti nelle prime 4 partite - il pareggio beffa col Sassuolo alla prima giornata è stato condizionato dall'espulsione del bianconero Strijdonck a metà ripresa - rappresentano un bottino cospicuo. A Montero però, in questo momento, interessa la crescita sotto il profilo del gioco. La sua Juventus poggia su un 4-3-3 molto sbilanciato, con un centrocampo leggero (Doratiotto, per esempio, è un regista dai piedi buoni). E se propone il 4-4-2, lo fa con esterni che giocano quasi sulla linea degli attaccanti. Non è un caso che i gol fiocchino: già 13 in 4 gare, media tambureggiante che si sposa perfettamente con la filosofia di Montero. Dopo la vittoria 3-2 contro l'Atalanta a Vinovo, si è espresso così sullo stato di forma della sua squadra: «A livello tecnico abbiamo giocatori che fanno la differenza e l’hanno dimostrato. Poi però bisogna essere in grado di soffrire, soprattutto contro formazioni di valore e lo abbiamo fatto». Dunque, un calcio propositivo si può fare. Anche a costo, in alcuni momenti, di dover mettere l'elmetto per proteggere il vantaggio. La mentalità rimane la stessa anche in vista di domani, giorno dell'esordio in Youth League contro il Psg. Montero vuole una Juventus che corra dei rischi, in ogni circostanza: solo così farà tanta strada.

Anche Massimo Brambilla sta lavorando in questa direzione con la Juventus Next Gen, sebbene i test probanti siano stati minori rispetto all’Under 19. Intanto, però, l’esordio in campionato è stato superato a pieni voti: il 2-0 contro il Trento, squadra che lotterà con le unghie e coi denti per evitare nuovamente le forche caudine dei playout, ha lasciato sensazioni molto positive. Il 4-2-3-1 proposto ad Alessandria ha messo i bianconeri nelle condizioni di dominare la partita. Davanti gli uomini che possono spostare gli equilibri in Serie C non mancano: dall’esperto Iocolano, passando per i giovani Iling e Sekulov, fino ad arrivare alla punta Pecorino, autore del raddoppio col Trento. L’impostazione di gioco è riconoscibile, perché Brambilla porta con sé un bagaglio di esperienza notevole. I sette anni trascorsi all’Atalanta gli hanno lasciato tantissimo: ha plasmato una batteria di giovani che si è imposta anche in Serie A, cercando di fornire il maggior numero di ragazzi già pronti all’uso per la prima squadra di Gasperini.

Mettendo in mostra un gioco sempre offensivo e propositivo, con laterali di grande spinta e un coefficiente di qualità enorme dalla trequarti in avanti, senza essere attanagliato dalla paura di concedere campo agli avversari. In Under 19 ha vinto tanto: questo è il motivo che ha convinto la società bianconera a scommettere su di lui, senza esitazioni. La Juventus Next Gen quest’anno deve compiere l’ultimo passo: quello di essere competitiva nella lotta per il primato. Senza snaturare mai l’identità che intende costruire Brambilla, partito nei professionisti come meglio non poteva.

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