Corvino, a Lecce show in conferenza: "Ecco quanto costa la mia Primavera"

Il direttore tecnico non ha usato giri di parole replicando alle polemiche successive alla vittoria dello scudetto dei ragazzi del club salentino
Corvino, a Lecce show in conferenza: "Ecco quanto costa la mia Primavera"

Pantaleo Corvino non ha usato giri di parole per rispondere alle polemiche seguite alla vittoria dello scudetto della Primavera del Lecce, tornata campione d'Italia dopo 19 anni.

Il club è stato tacciato di essersi imposta schierando undici calciatori stranieri e il direttore tecnico ha respinto al mittente le sottolineature negative infervorandosi nel corso di una conferenza stampa tenuta carte alla mano.

Primavera Lecce, Corvino: "La riforma sugli stranieri va fatta per le prime squadre"

Corvino ha esordito spiegando: "Quest'anno, sotto la mia responsabilità, ci sarà anche l'Under 18 e non solo la Primavera per la quale annuncio ufficialmente la riconferma di mister Coppitelli. Schipa, invece, continuerà ad allenare l'Under. Proseguiamo con il rinnovo annuale per tutti gli allenatori, è questa la nostra linea guida".

Poi Corvino è entrato nel merito della questione Primavera, accalorandosi, numeri alla mano, per rispondere ai detrattori del progetto che ha costruito negli ultimi anni: "C'è stata una narrazione sbagliata di quello che noi facciamo e di come lo facciamo. Ai club viene chiesto di non avere debiti, ma poi si critica una società che ha fatto un lavoro di riequilibrio finanziario. Si fanno le riforme a livello nazionale perché la Primavera del Lecce è piena di stranieri. Se pensano che noi dobbiamo solo partecipare allora si sbagliano. Siamo figli di questo territorio, il Salento, e quando usciamo fuori vogliamo metterlo in evidenza giocandocela ad armi pari con gli altri. Il problema della Nazionale non dipende dalla Primavera del Lecce. La riforma va fatta per le prime squadre".

Primavera Lecce, Corvino: "Non possiamo comprare italiani senza le risorse per farlo e c'è aridità di talenti"

Corvino ha poi aggiunto battendo letteralmente i pugni sul tavolo: "Non possiamo comprare italiani senza le risorse per farlo. Non possiamo essere obbligati nelle scelte. Non si può cambiare il sistema perché il Lecce ha vinto un titolo italiano con undici stranieri. La nostra è una società seria, siamo con i conti a posto e sotto la luce del sole. Il monte ingaggi della Primavera è di 360mila euro lordi. Il costo aziendale è di 517mila euro. Questi sono i numeri ufficiali: 186mila euro i cartellini più 200 per riscattare Dorgu. Se avessi trovato potenzialità migliori in Italia mi sarebbe costato meno anche da un punto di vista energetico. Trovare gli stranieri è ancora più difficile, bisogna avere conoscenza, prendere aerei. Significa che c'è aridità qui, non è che a Corvino piacciono gli stranieri".

Infine Corvino ha spiegato: "Faccio questo lavoro da quarant'anni, avrei voluto trovare un genitore mi avesse sputato dicendomi 'mio figlio è arrivato lì'. Mi avrebbe fatto piacere. Questo è il motivo per cui in questi due anni e diecimesi si è fatto questo lavoro. La prima volta c'erano i vari Pellé, Rosati, Rullo, Esposito. C'era appeal nel nostro settore giovanile, insieme a dirigenti e allenatori che avevo scelto. Non sapevate neppure dove giocava la Primavera, oggi, dopo due anni, ci sono mille, duemila persone. Queste sono le soddisfazioni del Lecce".

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