La Juventus asfalta il Chievo 4-0, Morata gol. Per un'ora torna in testa

I bianconeri conquistano la 12ª vittoria consecutiva in campionato, grazie alla doppietta di Morata e ai gol di Alex Sandro e Pogba
Serie A, super Juventus: 4-0 al Chievo Verona!

VERONA - Una disarmante dimostrazione di superiorità calcistica, impreziosita dal perfetto tempismo con cui Alvaro Morata ha ritrovato se stesso e il gol, anzi i gol (quattro in cinque giorni, fra la Coppa Italia e il campionato): la Juventus centra la dodicesima vittoria consecutiva divertendosi e divertendo, senza nessuna sofferenza, imponendo una severa dittatura sulla gara, mai sfuggita di mano. Si dirà: ma era solo il Chievo. Vale allora la pena ricordare che la stessa squadra gialloblù, un girone fa, aveva imposto l’1-1 allo Stadium, è decimo in classifica con una serie di 2 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte nelle ultime sei gare. Insomma, per quanto la squadra di Maran non sia il Bayern Monaco, il nocciolo della questione è che la Juventus attraversa un momento di forma psicofisica strepitoso, ha messo a punto una fluidità micidiale nel gioco e conta sullo straordinario allineamento delle sue stelle, praticamente sincronizzate nel loro stato di grazia.

TUTTO SUBITO - La partita viene risolta nel primo tempo. Anzi forse nei primi sei minuti, che bastano per la Juventus a segnare il primo gol. Cross da destra di Lichtsteiner, diagonale sballatissima del Chievo, con buco di Frey, dietro al quale spunta Morata con tempismo da grande centravanti: tocco facile e 1-0. Il Chievo incassa senza reagire e viene sopraffatto dai bianconeri. Pogba ci prova un paio di volte, altrettanto fa Dybala, Morata è indemoniato, lotta su qualsiasi pallone quasi non riesca a credere di essere tornato nelle condizioni Champions e alla fine del primo tempo raddoppia: l’azione è ancora più bella della prima, con Dybala che recupera un pallone sporco al limite dell’area, lo ripulisce e lo offre a Khedira sulla sinistra, cross in mezzo e Morata in versione Paolo Rossi 82 lo spinge in rete. Fine del primo tempo e della partita.

BARCELLONA? - Nella ripresa l’unico brivido è la sostituzione di Khedira: pare che non abbia guai seri, ma sia uscito per precauzione dopo una botta, ma conoscendo il tedesco, il popolo bianconero incrocia le dita. Il resto è un allenamento nel quale viene incastonato al 16’ il gol di Alex Sandro, al termine di un’azione che rasenta la perfezione calcistica: Dybala serve Lichtsteiner sull'interno, palla per Pogba in mezzo all’area che invece di tirare apre per Alex Sandro che accorre, tira e fulmina. C’è chi grida euforicamente al Barcellona: esagerato. Non folle.

CATTIVERIA - C’è ancora tempo per il gol di Pogba (22’), che dopo averci provato per tutta la partita da lontano, decide di avvicinarsi alla porta con un dribbling tanto secco quanto spettacolare e la appoggia di precisione sul primo palo. La Juventus non si ferma, la cattiveria con la quale viene cercato il quinto gol fa pensare a una vendetta dell’andata o a una squadra che vuole mettere paura al Napoli con la sua spietatezza (e i pantaloncini slavati, che sono davvero horror).

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