Serie A, Juventus-Genoa 1-0: 13 vittorie, che sfida con il Napoli

I bianconeri soffrono e vincono con umiltà, decisiva un'autorete di De Maio provocata da Cuadrado. Ancora infortunati: si fermano Evra e Caceres
Serie A, Juventus-Genoa 1-0: 13 vittorie, che sfida con il Napoli© Marco Canoniero

TORINO - La Juve vince grazie all’umiltà e la sofferenza anche se il Genoa non ha mai tirato in porta. Arrivano così altri tre punti che tengono i campioni d’Italia attaccati al Napoli che sbanca l’Olimpico. Ai bianconeri basta entrare in campo per spaventare gli avversari ma non è stato facile, tutt’altro. L’1-0, quindi, vale oro. Tre punti che permettono ai bianconeri di conquistare la tredicesima vittoria consecutiva superando il record della squadra di Conte che era di dodici. E così Massimiliano Allegri entra, di diritto, nella storia juventina anche per quanto riguarda i grandi numeri. Dice che i record non gli interessano ma, intanto si è tolto una bella soddisfazione visto che a Torino nessuno rimpiange più il Capitano attuale commissario tecnico. 1-0 a fatica, dicevamo, grazie ad una prodezza di Cuadrado che sulla destra si fa largo e calcia in porta. Il suo tiro, però, è deviato da De Maio. Una deviazione decisiva visto che la conclusione non inquadrava la porta. Ecco perché è autogol. Questo, ovviamente, non toglie niente alla prodezza del colombiano.

Un successo duro, sudato, sofferto che, tra l’altro, ha tolto ad Allegri altri due giocatori: Evra, per un problema all’inguine, e Caceres. Per l’uruguaiano l’infortunio pare molto grave e c’è il forte rischio di perderlo per molto tempo. C’è chi dice che per lui la stagione, a questo punto, sia finita. Oggi verrà sottoposto agli accertamenti del caso. Certo che dopo Mandzukic, Asamoah e Khedira adesso vengono a mancare pure Evra e Caceres. La situazione, dunque, comincia a diventare preoccupante. Senza contare che nel finale Zaza è stato espulso e per Frosinone saranno disponibili solo due attaccanti: Morata e Dybala.

La Juve, quindi, perde i pezzi ma non l’abitudine al successo. Che alla fine è l’unica cosa importante. Sotto l’aspetto delle individualità va applaudita la prestazione di Cuadrado, il migliore dei suoi, non solo per l’azione che ha lanciato la Juve nella leggenda dei tredici successi consecutivi. L’ex Chelsea ha lottato, costruito, si è battuto e sbattuto. Tutti gli altri sono andati così e così. Del resto non si può sempre andare al massimo tenendo schiacciato il piede sull’acceleratore, ogni tanto bisogna pur rifiatare. Come è successo con il Genoa. E adesso manca poco alla supersfida con il Napoli in programma tra dieci giorni allo Stadium. Ci sarà da divertirsi.

Serie A, Juventus-Genoa 1-0: tabellino e statistiche

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