Juventus-Napoli, perché vince la Juve

Ecco i motivi per i quali i bianconeri possono fare loro la supersfida di stasera
Il Napoli parte per Torino. Che entusiasmo dei tifosi!

TORINO - Vale molto più di tre punti, Juventus-Napoli: lo sa anche Allegri, che da eccellente stratega abbassa la tensione in conferenza stampa parlando di partita non decisiva e la alza nello spogliatoio tenendo tutti sulla corda a partire da scelte di modulo e formazione. Vincere per continuare la striscia record, per confermare l'incedere inarrestabile  verso uno scudetto storico, il quinto consecutivo, che riporterebbe i paragoni al calcio di quasi un secolo fa, per scacciare indietro la pretendente più pericolosa al trono d'Italia: ecco i motivi per i quali i bianconeri possono fare loro la supersfida di stasera.

L'ESPERIENZA - E' uno dei punti forti, anzi fortissimi, della Juventus che da quattro anni tiranneggia la Serie A: un blocco nazionale per il quale è stato coniato il termine di ItalJuve con Buffon, Bonucci, Barzagli, Chiellini e Marchisio, un monumento vivente del calcio francese come Evra, gente che ha già alzato Champions League come Khedira e Mandzukic, e giovani come Morata e Pogba che la Coppa dalle Grandi Orecchie l'hanno già sollevata o fatto in tempo a sfiorarla. L'aria di Vinovo fa crescere in fretta, Sturaro in un anno è passato da giovane talento a prima scelta del centrocampo non appena manca un titolare, Dybala in neanche sei mesi ha già fatto dimenticare un mostro come Tevez a suon di gol e assist. La Juve è abituata più del Napoli a giocare queste partite, anche con i nervi, per non parlare dei tecnici: Sarri si affaccia per la prima volta al calcio di vertice, per Allegri è ormai terreno naturale.
 
 
LA DIFESA - Un (1?) gol subito nel 2016, Buffon che non prende gol da cinque partite, miglior difesa del campionato con 15 reti prese in 24 giornate: sono questi i numeri del reparto più blindato della Serie A, il punto di forza dei Campioni d'Italia che sull'imperforabilità hanno costruito successi uno dopo l'altro, a partire dal campionato dell'imbattuta Juve di Conte. Stasera mancherà Chiellini, assenza pesante, al quale Allegri con ogni probabilità ovvierà con Evra e Lichtsteiner a supporto di Bonucci e Barzagli, quattro difensori per contrastare il tridente napoletano: "Si è fermato Bale-Benzema-Cristiano Ronaldo, si fermerà anche Insigne-Higuain-Callejon", avrà esclamato il tecnico bianconero lontano dai microfoni a orecchie amiche. 
 
 
LO STADIUM - Al 75% il Napoli non segnerà: lo dicono i numeri, che parlano di uno Stadium inviolato in 9 partite su 12 finora disputate nel fortino bianconero. Lo dice anche la storia, che vede il Napoli sconfitto 4 volte su 4 quando è sceso in campo nel tempio della Juventus. Stasera inoltre i partenopei giocheranno con tutto lo stadio contro, vista l'assenza forzata dei tifosi ospiti per motivi di ordine pubblico: una bolgia che varrà da dodicesimo uomo per la squadra di Allegri, per mettere la freccia e superare anche l'ultima rivale nella corsa alla riconferma del titolo.
 
 
L'AMULETO - Claudio Marchisio è il talismano della Juventus in questa stagione: con lui in campo, i bianconeri non hanno mai perso una partita e stasera il centrocampista della Juve sarà regolarmente in campo a guidare la manovra. Contro il Napoli, patria di scaramanzie e superstizioni, un amuleto per scongiurare malocchi e iettature sportive è d'obbligo.
 

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