Torino-Juventus 1-4: record Buffon, doppietta Morata. Maxi, 2-2 annullato

Il Derby della Mole sorride ad Allegri: apre Pogba, poi Khedira. Nella ripresa Belotti ferma a 974' l'imbattibilità del numero 1 bianconero. Lopez, pari regolare poi show Morata
Torino-Juventus: la coreografia granata è con un teschio

TORINO - Si parlerà a lungo del gol annullato a Maxi Lopez, in realtà regolare e che avrebbe portato il derby sul 2-2. E’ inevitabile e giusto che i granata recrimino. Il rumore non dovrebbe, tuttavia, coprire il fatto che quando la Juventus ha schiacciato sull’acceleratore, nell’ultimo quarto d’ora, e dopo il fatidico gol di Maxi, la superiorità sulla squadra di Ventura è stata schiacciante e il Toro, al di là di una prima mezzora equilibrata, ma anche molto nervosa, ha brillato solo per il quarto d’ora iniziale della ripresa, consegnandosi definitivamente alla Juventus dopo il 3-1. Resta dunque il giochino dei “se” con il quale immaginare un derby diverso dal 2-2 in poi, ma il Torino avrebbe dovuto fare qualcosa di più.

Dopo una mezz’ora di calci, arriva una gemma di calcio con la punizione di Pogba che porta in vantaggio la Juventus. Il francese calcia da 25 metri, imprimendo un velenoso effetto al pallone che Padelli sfiora prima di raccoglierlo in fondo alla rete. E’ un gol che spacca il Toro più che la partita, perché l’ultimo quarto d’ora granata è una resa. Se fino alla punizione di Pogba, la squadra di Ventura aveva spolverato un atteggiamento sufficientemente derbistico (grinta, falli e un paio di occasioni), dopo l’1-0, il Torino implode emotivamente. E la Juventus raddoppia: Moretti si fa anticipare da Mandzukic, il pallone rimpalla su Khedira che ha appena varcato la metà campo. Quello del tedesco è un corteo nuziale verso Padelli, con la difesa granata che pare un cancello automatico e il 2-0 che certifica un quarto d’ora di predominio bianconero assoluto. Unico neo, l’ennesimo infortunio muscolare: questa volta è Dybala che si fa male calciando una punizione dal limite sullo 0-0, per lui salta l’occasione di incontrare Messi in Nazionale e solo domani sarà possibile valutare con esattezza l’entità dello stop.

L’intervallo trasforma il Torino. Immobile, infortunatosi a pochi minuti dalla fine del primo tempo, viene sostituito da Maxi Lopez, ma non segnalata dall’altoparlante, avviene un’altra sostituzione: i granata lasciano negli spogliatoi l’atteggiamento remissivo e fanno entrare nuovamente l’anima da derby. Dopo due minuti questo nuovo spirito viene premiato dal rigore concesso per la scivolata maldestra di Alex Sandro su Bruno Peres, Rizzoli non ha dubbi e potrebbe anche ammonire Alex Sandro, che con quel giallo sarebbe espulso. Belotti trasforma il rigore e fissa il nuovo record di imbattibilità di Buffon a 974 minuti.

Il Toro si carica ulteriormente. La Juventus è confusa e i granata trovano varchi che prima non c’erano. Bruno Peres, per esempio, si lancia in una percussione leggermente più centrale rispetto a quello che l’ha consegnato alla leggenda granata: questa volta non tira, ma al limite dell’area pesca con un pallonetto Maxi Lopez, l’argentino tira e segna, l’arbitro annulla per fuorigioco segnalato dall’assistente Tonolini. Errore: Maxi è in gioco, di poco, ma è in gioco. E il 2-2 andrebbe convalidato. Lo sbaglio della direzione di gara ha il duplice effetto di riportare progressivamente il Toro in modalità narcolettica e di far squillare la sveglia della Juventus, che riafferma la sua superiorità con la doppietta di Morata. Il primo al 66’ Pogba si libera di Makismovic con un numero e inventa un assist per lo spagnolo che supera Padelli con un delicatissimo pallonetti. Il secondo al 76’, quando sugli sviluppi di una punizione di Pogba si ritrova il pallone a tre metri dalla porta e, tenuto in gioco da Acquah, la butta dentro. Ma la partita a quel punto era già finita, con il Toro definitivamente arreso.

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