TORINO - Il Toro pareggia 2-2 contro l’Inter al termine della miglior gara disputata nel girone di ritorno. Il punto in sé non modifica più di tanto la classifica granata, ma la prestazione porta a dire che la base sulla quale lavorare in vista della prossima stagione c’è. Per l’Inter, invece, la caccia al terzo posto si complica.
Già l’avvio di gara conferma la regola per la quale c’è un Toro da trasferta e uno ben diverso che si presenta davanti ai propri tifosi. La seconda versione, ancora una volta, convince. I granata se la giocano alla pari se non meglio dell’Inter: attento in difesa, tosto nel recupero palla e nella distribuzione della medesima in mediana e abbastanza propositivo in attacco, questo il Torino che si oppone ai nerazzurri. Dei granata anche la prima conclusione: al 7’ Iturbe calcia un pallone centrale raccolto da Handanovic. Al 9’ non si può parlare di gol annullato ad Icardi, visto che il fischio di Banti che ferma l’argentino per fuorigioco arriva ben prima del tiro del numero 9 dell’Inter. Tra una botta al volo che termina a lato dell’ex D’Ambrosio, e un destro di Baselli che ha uguale epilogo si arriva al vantaggio nerazzurro. Autore della rete è Kondogbia (27’), che aveva già colpito il Toro nella passata stagione (era l’8 novembre 2015, Toro-Inter 0-1 decisa appunto dal francese. Il quale, oltretutto, in Serie A non ha mai segnato ad altre squadre). Nella circostanza è evidente l’errore di Hart, come di Ljajic che se ne infischia della copertura sull’ex dal Monaco. Non l’unica mancanza del serbo che, verso fine primo tempo, si becca la puntuale lavata di capo da parte di Mihajlovic. Il Toro resta comunque sotto appena 6’, visto che al 33’ Ljajic calcia un angolo con il pallone che viene spizzato da Moretti per la testa di Baselli che fa 1-1 e porta a 5 il bottino di reti in questo campionato.
Se il primo tempo è divertente, il secondo è tendenzialmente una meraviglia. Per i continui ribaltamenti di fronte, per la continua possibilità che l’una o l’altra possano sorpassarsi, per le tantissime occasioni avute sia dal Toro che dall’Inter. Da voto altissimo la parata di piede di Handanovic su Belotti al 11’ (il tiro del Gallo è pure sporcato da Medel). Chance ghiottissima che anticipa la giocata di Molinaro con palla che danza lungo tutta la linea del portiere sloveno. La pressione del Toro è decisamente forte e al 14’ porta alla rete di Acquah, che con uno splendido collo interno piazza il pallone all’incrocio dei pali. Un minuto dopo a effettuare una parata da urlo è Hart che devia su Icardi. Dopo un diagonale fuori ancora di Acquah (16’), il nazionale inglese combina un mezzo pasticcio smanacciando male un pallone crossato da Ansaldi che finisce sui piedi di Candreva: stop e 2-2 (17’). Al 21’ esce Ljajic che prende direttamente la via degli spogliatoi: al suo posto Boyé che a pochi secondi dall’ingresso in campo si butta in area come un carro armato, ma vede il suo tiro rimpallato a pochi metri da Handanovic.
Si prosegue con un tiro fuori del Gallo (29’) e una conclusione sballata da Perisic al 34’, per arrivare a un altro intervento importante di Hart che al 36’ alza sulla traversa una botta dal limite di Eder. E poi Belotti mette a lato di testa (42’), quindi Perisic al 90’ e al 94’ fallisce il colpo che avrebbe potuto dare i 3 punti all’Inter. Si vorrebbe non finisse mai, questa gara di rara bellezza tra Torino e Inter…