Udinese-Torino 2-3: Belotti e Ljajic show, colpo al Friuli

Cinque gare, zero sconfitte, undici punti: mai, da quando se ne assegnano tre a vittoria, il Toro era salito così in alto in classifica, alla quinta giornata
Udinese-Torino 2-3: Belotti e Ljajic show, colpo al Friuli© ANSA

UDINE - Cinque gare, zero sconfitte, undici punti: mai, da quando se ne assegnano tre a vittoria, il Toro era salito così in alto in classifica, alla quinta giornata. E rispetto all’anno scorso i punti in più sono 6. Non è finita, i granata segnano da undici trasferte consecutive e hanno in Belotti e Ljajic due attaccanti con una media superiore a un gol ogni due partite. Insomma c’è di che essere ottimisti, immaginando dove possa arrivare una squadra che resta comunque perfettibile.

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APRE BELOTTI - Disputa un primo tempo onesto, il Torino. Ma è cinico come sanno essere le prime della classe e, tra una papera di Scuffet (tiro di Ljajic, respinta goffa del portiere bianconero e guizzo di Belotti per l’1-0), e un autogol di Hallfredsson chiude la frazione sul doppio vantaggio. Basta un cambio, fuori l’islandese - completamente fuori partita -, dentro Jankto (contestualmente Delneri fa entrare Angella per Danilo) e il Toro vacilla: Ansaldi e N’Koulou pasticciano nell’area granata e favoriscono l’azione del ceco che viene toccato dal centrale di Mihajlovic. Per Rocchi in maniera tale da causare calcio di rigore. Trasformato da De Paul.

SOFFERENZA FINALE - I friulani dimezzano lo svantaggio, ma i granata piuttosto che accusare il colpo reagiscono immediatamente: al 6’ del secondo tempo la conclusione volante di Belotti è splendida, ma Scuffet questa volta è attento e respinge. Tocca il palo e finisce in rete, invece, la conclusione attraverso la quale Ljajic firma il tris per il Toro (il serbo ha segnato in 6 delle ultime 7 trasferte). Partita finita? Macché, che i granata siano perfettibili si è detto: e allora nel finale la sofferenza è totale. Alla mezzora Lasagna con il petto segna il 3-2, quindi, a pochi secondi dalla fine, Ansaldi si immola a deviare un tiro a botta sicura di Jankto. Finisce con un gol di scarto in favore dei granata: potevano essere due, se Rocchi non avesse fermato per un fuorigioco che non c’era Iago Falque (lo spagnolo centra per Belotti che infila in rete). Un errore tra i molti, quello dell’arbitro di Firenze che quando vede granata, tendenzialmente, fischia dall’altra parte.

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