Serie A, Genoa-Torino 1-2: decidono Iago Falque e Baselli

I granata chiudono il campionato con i tre punti: tante note positive su cui costruire una squadra ancora più forte. Nel finale rosso ad Ansaldi e traversa di Pandev, che poco prima aveva accorciato le distanze
Serie A, Genoa-Torino 1-2: decidono Iago Falque e Baselli© Getty Images

GENOVA - Berenguer-Belotti, gol di Iago Falque. 1-0, al trentesimo del primo tempo, per i granata con un'azione travolgente. Bella, veloce, efficace, che ha stordito la difesa rossoblù. E nella ripresa, su assist di Ansaldi, ci pensa Baselli a firmare la rete del 2-0. E così il Toro di Mazzarri conclude la stagione con una prestazione convincente e con tante note positive su cui costruire una squadra ancora più forte. Qualche affanno nel finale dopo la rete di Pandev ma niente più. La vittoria granata per 2-1 ci sta tutta.

IL SISTEMA - In campo con il 3-4-2-1, sistema che i granata hanno subito metabolizzato dai primi minuti, Berenguer e Iago dietro a Belotti. La squadra è corta, compatta, sicura di se., fraseggia con semplicità. Il Genoa, per rendere l'idea, non ha (quasi mai) tirato in porta, i suoi attacchi sono stati fermati prima che i rossoblù potessere entrare in zona pericolosa. a parte gli ultimissimi minuti del match. De Silvestri e Ansaldi, per la cronaca, sono tornati a difendere con autorità e tutto è stato più facile.Il Toro, lo ripetiamo, non ha mai rischiato più di tanto su un campo che da sempre è considerato difficile per tutti. Con Ljajic si potrà passare ad un 3-4-1-2 ma la sostanza non cambia. I tre duetro e due esterni alti che diventano bassi fanno il bene dei granata.

APPLAUSI - E' stata anche la giornata degli esami superati. Milinkovic-Savic e Berenguer hanno dimostrato di avere qualità, Baselli ha giocato con disinvoltura azzurra, evidentemente la chiamata di Mancini lo ha caricato ancora di più. Partiamo dal portiere serbo. Ci è piaciuto. Una grande parata (di istinto) di piede nella ripresa e poi tanta tranquillità. Tra l'altro: è bravissimo con i piedi. Non ha battuto punizioni ma i suoi rilanci sono come degli assist invitanti per chi stà là davanti. Farà bene il Toro a darlo in prestito per farlo giocare con continuità. Tra qualche anno avrà in casa il sostituto di Surigu. Il serbo non ha colpe sul gol rossoblù di Pandev propiziato da un errore di Molinaro (un po' stacolato) che spiazza tutti. Anche il povero Bonifazi che si è perso l'attaccante rossublù. Peccato perché sino a quel momento il giovane centrale era andato bene. Ripetiamo. La colpa è di Molinaro ma lui poteva stare più attento nel coprire la zona. E' partito bene il ragazzo ma nei minuti finali della ripresa è calato. L'altro granata (dicevamo) che è sempre stato dentro il gioco, con passaggi semplici ma precisi, è stato lo spagnolo Berenguer. Si è sempre fatto trovare nel posto giusto e al momento giusto. A 7' dalla fine espulso Ansaldi (doppia ammonizione) per una scorrettezza ai danni di Omeonga.

GRINTA - Il Toro ci è piaciuto anche nei minuti finali quando il Genoa, dopo il regalo di Molinaro, ha schiacciato il piede sull'acceleratore per cercare il pari.L'ha sfiorato con Pandev, grazie ad una palla persa di Bonifazi, che non è riuscito a superare Milinkovic in uscita con un pallonetto ma il Toro ha tenuto. Soffrendo ma resistendo. Un bel segnale di gruppo, dunque. Solo nel finale il Toro ha dovuto stringere i denti anche se, tutto sommato, i pericoli sono stati minimi. Belotti, per concludere il discorso, ha fatto a sportellate con i difensori avversari. Si è impegnato, ha servito l'assist del gol di Iago Falque (a proposito: complimenti allo spagnolo) e, come al solito, preso tante botte. Un pestone di Bertolacci, che in precedenza aveva sferrato una gomitata ad Ansaldi (graziato dall'arbitro), e molti altri falli tattici. Insomma, ha fatto il suo in un Toro che ha fatto il Toro. Peccato sia finita la stagione.

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