LE PAROLE DI SALVINI E SGARBI
«Chi stava lavorando allo stadio della Roma ed è stato arrestato lo conosco personalmente come una persona perbene e spero possa dimostrare la sua innocenza - ha detto il vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, all'assemblea di Confesercenti -. C'è complicazione nel settore pubblico: il codice degli appalti, la legge contro il caporalato, il proliferare di leggi, codici e burocrazia aiuta chi vuole fregare prossimo. Un Paese più semplice è anche meno corrotto». Sul caso è intervenuto anche Vittorio Sgarbi: «Scriverò una lettera a Totti, che si era messo contro di me, ricordandogli che lo avevo messo in guardia - ha dichiarato ai microfoni di Radio Cusano Campus -. Può occuparsi di calcio, come il campione che è, ma faceva bene a tenersi lontano da quella immondizia dove gli interessi materiali sono oltre qualsiasi interesse sportivo. Gli dirò caro Totti avevo ragione io, ti sei messo in una vicenda che oggi mostra un profilo penale piuttosto grave. Spero che questa vicenda porti alle dimissioni della Raggi, che ha sostenuto l'impresa stadio con tutto il suo cuore. Credo che con la bomba esplosa stamattina tramonti definitivamente l'ipotesi dello stadio a Tor di Valle. Le more del processo e tutto quello che è legato a questa fogna indurranno l'amministrazione a non mettersi in mezzo per riprendere un discorso che io credo fosse contaminato fin dall'origine. Mi aspetto che l'indagine scopra cose ancora più gravi. E che Totti si penta».