Roma-Torino, le pagelle: Ansaldi top, Iago Falque flop

Grande Zaniolo: un giovane al potere. I ragazzi granata invece restano a guardare. Ola, errore che pesa. Dzeko e Kolarov decisivi, qualità Pellegrini
Roma-Torino, le pagelle: Ansaldi top, Iago Falque flop© Getty Images

TORINO - Ecco le pagelle di Roma e Torino dopo la vittoria dei giallorossi all'Olimpico contro i granata (3-2).

ROMA
OLSEN 6

Prende gol su tiri da fuori area ma angolati. Coraggioso in un paio di uscite.

KARSDORP 6.5
Il terzino coi tatuaggi sul collo alla Fedez le canta a Parigini e Ola Aina quando spinge e che assist per El Shaarawy! Santon (35’ st) ng.

MANOLAS 6
Si divide con Fazio le legnate da dare a Belotti e lo fa con furbizia.

FAZIO 6.5
Tonico più che mai, da il la all’azione del primo gol con una sponda da tocco fino al volo che per un centrale non è da tutti.

KOLAROV 6.5
Classico esempio di come la classe faccia la differenza. Il chilometraggio da carriera è altissimo e così spinge con criterio ma quando lo fa offre cross che sono telecomandati. Come il traversone su punizione per l’1-0. Glaciale nel trasformare il rigore.

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LO. PELLEGRINI 7
Il ragazzo esibisce qualità e geometrie da ingegnere abbinando una quantità in linea con la sua giovane età e richiesta dalla diga a due con Cristante. Interessantissimo.

CRISTANTE 6.5
Si prodiga maggiormente in versione scudiero ma un paio di illuminazioni le regala pure lui ad accendere le giocate giallorosse.

UNDER NG
Un problema muscolare al primo vero scatto lo manda ko. El Shaarawy (6’ pt) 7 Una spina velenosa nel fianco, capace di essere chirurgico nel momento topico con un tiro a spiazzare sul primo palo il povero Sirigu, a metà strada tra uscita e tuffo. Prima si era guadagnato un rigore obbligando il portiere granata a stenderlo in uscita.

ZANIOLO 8
Totti è la storia della Roma ma lui può tranquillamente essere il futuro. In palla, usa il destro e il sinistro con la stessa disinvoltura per dribblare o tirare. Vedasi la rete che sblocca la gara dimostrando una grinta Gattuso-Old Style quando da terra ruba tempo e palla ai difensori granata alla camomilla. Anche sotto i 20 anni si può essere titolari...

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KLUIVERT 6
Il meno ispirato del tridente a sostegno di Dzeko, ma comunque meritevole della sufficienza piena. Schick (27’ st) 6,5. Entra e sono dolori per il Toro.

DZEKO 6.5
Lotta e difende palla per far salire la squadra, aprendo a volte il gioco con una rapidità non così usuale per lui. Peso massimo con cui non è facile avere a che fare per 90 minuti.

ALL. DI FRANCESCO 7
Ha il merito di trovare l’ago con cui bucare il petto del Toro, che si stava gonfiando dopo il pareggio, con il cambio dell’assetto all’attacco: Schick non a caso manda in bambola l’assetto difensivo e inventa l’azione del 3-2.

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TORINO
SIRIGU 6

Niente da fare sui tre gol, ma non era in giornata a livello di rinvii con palla a terra.

LYANCO 6
Prova convincente e confortante sia in fase di difesa che di impostazione. Anche una murata in tackle su Kluivert. Berenguer (38’ st) 6.5 Pronti via ed è in versione furetto con assist finale per il Gallo ad accarezzare il sogno del 3-3.

NKOULOU 6.5
Semplicemente perfetto per come difende e avvia l’azione, diffonde serenità e tranquillità ai compagni di reparto.

DJIDJI 6.5
Eccola la prova del riscatto. Partita senza sbavature, con una murata salvagol e disimpegni sempre precisi.

DE SILVESTRI 5
Semplicemente imperdonabile la sua leggerezza sulla punizione di Kolarov: da uomo più esterno non si cura di vedere se a fianco c’è qualcuno: che poi sarà Fazio ad azionare Zaniolo per l’1-0. Come spinta, poi, poco o nulla stavolta.

ANSALDI 7.5
Altro che emergenza a centrocampo, uno così deve giocare titolare mezzala tutte le partite. Crea superiorità numerica con una disinvoltura clamorosa e poi quando imposta ha a disposizione pure il lancio da 40 metri. Il gol suggella una prova super col tiro da fuori.

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RINCON 6.5
Patisce non poco l’esuberanza tecnica e anche fisica di Zaniolo ma non molla e pareggia con lui il conto dei gol con un destro a giro di prima, dal limite, che sconfina nel mondo del biliardo.

OLA AINA 5.5
Il dubbio è che un sonnifero si impossessi di lui facendogli sbagliare un controllo senza criterio in area piccola e piena zeppa di romanisti per poi imbullonarsi al terreno mentre Zaniolo si rialza da terra e spara la palla del primo vantaggio. Poi però si mangia la fascia di corsa almeno quattro volte con azioni travolgenti. AAA, maturità cercasi.

IAGO FALQUE 5
Non pervenuto, si fa notare mangiandosi nel recupero del 1° tempo la palla del 2-1 spedendola sul palo con solo Olsen davanti. Con lui spesso è o tutto o niente. Zaza (10’ st) 6.5 Entra e ne beneficia l’approccio mentale della squadra oltre che ovviamente il Gallo.

PARIGINI 5
Impiegato in maniera spuria e per lui nuova, tra la mezzala e il trequarista di coppia con Iago Falque, offre un solo traversone-assist per Belotti. Troppo poco, per il resto dribbling quasi mai a buon fine. Edera (30 st) ng.

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BELOTTI 6
A chi gli contesta di non essere lucido come un tempo sotto porta bisogna ricordare che oltre a fare il centravanti, fa l’ala, il ruba palloni a centrocampo e la prima torre difensiva sui corner avversari. Nel finale cerca il gol in semirovesciata ma sfiora solo l’incrocio.

ALL. MAZZARRI 5
La filosofia è chiara: cercare un primo tempo da sbadigli per poi osare con prudenza. Quasi tutti i suoi colleghi ormai cercano subito di tirare il primo pugno e così si inizia a lottare solo dopo essere andati almeno una volta al tappeto. Così il Toro non va lontano. E forse nemmeno lui.

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TORINO - Ecco le pagelle di Roma e Torino dopo la vittoria dei giallorossi all'Olimpico contro i granata (3-2).

ROMA
OLSEN 6

Prende gol su tiri da fuori area ma angolati. Coraggioso in un paio di uscite.

KARSDORP 6.5
Il terzino coi tatuaggi sul collo alla Fedez le canta a Parigini e Ola Aina quando spinge e che assist per El Shaarawy! Santon (35’ st) ng.

MANOLAS 6
Si divide con Fazio le legnate da dare a Belotti e lo fa con furbizia.

FAZIO 6.5
Tonico più che mai, da il la all’azione del primo gol con una sponda da tocco fino al volo che per un centrale non è da tutti.

KOLAROV 6.5
Classico esempio di come la classe faccia la differenza. Il chilometraggio da carriera è altissimo e così spinge con criterio ma quando lo fa offre cross che sono telecomandati. Come il traversone su punizione per l’1-0. Glaciale nel trasformare il rigore.

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