Simeone junior: «Pronti per l'Inter, papà è felice per l'Atletico»

Il Cholito ha parlato del rapporto con il padre e della sua stagione alla Fiorentina. «Ho sentito papà, è contento del rinnovo e del suo lavoro» ha detto. «Io qui mi trovo benissimo»
Simeone junior: «Pronti per l'Inter, papà è felice per l'Atletico»© Getty Images

FIRENZE - "Ho sentito mio padre, è contento non solo per la partita di ieri ma anche per il rinnovo con l'Atletico Madrid e per quello che sta facendo in generale con la squadra". Il "Cholito" Giovanni Simeone, intervenuto nel corso di un'iniziativa al Teatro La Compagnia a Firenze contro la violenza nello sport, ha parlato del rapporto con il padre. Inevitabile il riferimento al successo dell'Atletico Madrid di Simeone contro la Juventus, chiamata al ritorno a una rimonta storica per centrare i quarti in Champions League. Il centravanti della Fiorentina si prepara a sfidare l'Inter e Skriniar, il difensore più forte che abbia mai incontrato, spiega.

IL RAPPORTO CON IL PADRE - "Il primo regalo di mio padre èstata una palla, ma mi ha sempre lasciato tranquillo, ha sempre pensato alla mia felicità" ha proseguito Simeone. Crescere con un padre campione, ha spiegato, ha avuto anche i suoi lati negativi. "Mi sono appassionato al calcio vedendo giocare mio padre, ma lui non mi ha mai detto cosa fare o non fare" ha raccontato. "Quando ero piccolo, a scuola, volevano sedersi accanto a me perché ero il figlio di Simeone. Lì ho capito che dovevo distinguere fra chi mi voleva bene davvero e chi no. Ho solo cinque veri amici". 

 UN COGNOME PESANTE - Anche i primi passi nel calcio, con un cognome così pesante, lo portano ad imparare in fretta lezioni importanti. "Alcuni si avvicinavano a me perché ero il figlio di Simeone, alcuni miei compagni mi dissero che giocavo IO perché ero il figlio di Simeone. Fu un periodo molto difficile ma l'ho superato e ho voluto dimostrare il mio valore. La mia passione per il calcio era piu' forte di tutto".

FELICE ALLA FIORENTINA - Alla Fiorentina, che arriva dal successo in casa della Spal, "stiamo benissimo e ci divertiamo tantissimo. Nello spogliatoio ci sono francesi che hanno la loro cultura di vivere la vita ed il calcio, noi argentini siamo diversi, mettiamo musica diversa da quella loro. La scegliamo noi, il problema è quando arrivano loro che sono in sei" racconta con una risata. Simeone ha superato le critiche, che ha vissuto come ostacoli da superare. "Quello che sto imparando ogni giorno è mettermi degli obiettivi" ha detto. "Ho uno psicologo sportivo che mi sta aiutando tantissimo, mi dice di fissare dei piccoli traguardi che so di poter raggiungere. Vado al campo e non penso a fare gol, perché questo e' la conseguenza di tutto cio' che faccio sul terreno di gioco e anche di quel che fanno i compagni".

IL RICORDO DI ASTORI - E' ancora forte, anche per l'argentino, il ricordo di Davide Astori, il capitano della Fiorentina scomparso il 4 marzo 2018. "Non è stato per niente facile per noi, ma credo che lui ci abbia lasciato una cosa che non si puo' descrivere, ci ha unito tutti" ha raccontato Simeone. "Sappiamo che ogni giorno, quando entriamo nello spogliatoio o dentro lo stadio, lui è con noi. Questa è la nostra forza". 

VIDEO - Giovanni Simeone, la Fiorentina ha il suo Cholito


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