Ci vuole rispetto, non si gioca il 4 maggio

Ci vuole rispetto, non si gioca il 4 maggio© LAPRESSE

Il 4 maggio 1949 dovrebbe essere una data intoccabile, rispettata, tutelata sempre e comunque nella stagione del calcio italiano e dovrebbe essere cerchiata tre volte in rosso sul calendario della Lega di Serie A. Tre volte. Una, evidentemente, non basta, se chi ha compilato il calendario dell’ultimo mese di campionato proprio nel giorno della tragedia di Superga ha programmato il derby Juve-Toro, andando a sbattere contro la sacrosanta protesta dei tifosi granata e non soltanto granata: gli Invincibili sono un patrimonio universale, reso tale dalla loro eterna grandezza. Soltanto chi non sa o fa finta di non sapere che cosa sia, che cosa rappresenti, quale significato abbia il 4 maggio nella memoria storica del Grande Torino e della sua gente, poteva segnare questo autogol di pessimo gusto. Senza contare le legittime preoccupazioni per l’ordine pubblico, come spieghiamo in questa pagina. Indipendentemente dal cammino europeo della Juve, con lodevole atteggiamento disposta a cambiare la data, trovi la Lega una soluzione al pasticcio che doveva e poteva essere evitato. Il 20 marzo scorso, con dovizia di particolari, Tuttosport aveva segnalato il problema che sarebbe sorto in concomitanza con le celebrazioni del settantesimo di Superga. Sino a quando non verrà risolto, non molleremo la presa.

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