Serie A, Torino-Milan 2-0: Belotti e Berenguer, sogno Europa

Serata da emozioni forti per il popolo granata che risponde in massa al richiamo del profumo di Coppe internazionali e lascia lo stadio col petto gonfio d'orgoglio
Serie A, Torino-Milan 2-0: Belotti e Berenguer, sogno Europa© LAPRESSE

TORINO - Il sogno dell'Europa si tinge di granata grazie al due a zero con cui il Torino di Mazzarri, allontanato dal campo per proteste pure stavolta, regola il Milan di Gattuso, ora agganciato al quinto posto anche se l'Atalanta deve ancora giocare con l'Udinese lunedì sera. Serata da emozioni forti per il popolo granata che risponde in massa al richiamo del profumo di Coppe internazionali e lascia lo stadio col petto gonfio d'orgoglio. 

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PIU' SBADIGLI CHE ALTRO - Nel primo tempo il Torino prova a far valere il fattore campo contro un Milan prudente oltremisura e incapace di sfruttare le rare opportunità per i ribaltamenti di fronte, troppo lenta e macchinosa la manovra rossonera con un Cutrone terminale finale comunque in palla, preferito a Piatek. I granata schierati con Lukic dietro a Belotti supportato da Berenguer raramente riescono a innescare in maniera fluida l'attacco. E così, in 45 minuti, di spettacolo se ne vede poco. Come le azioni da gol, peraltro. Più che altro tentativi di imitazione. Al 20' punizione di Ansaldi con palla che esce di poco, dopo schema furbetto – Belotti che fa finta di spostare il pallone già fermo –-. Alla mezzora tiro di Suso deviato in tuffo da Sirigu, quindi un minuto dopo De Silvestri manca di un niente l'impatto su taglio sotto porta in corsa mentre al 39' Belotti, su angolo, con un tiro di prima obbliga Donnarumma alla para in tuffo non difficile e, prima dell'intervallo, Calhanoglu vede respingersi il tocco da Sirigu in uscita tempestiva. Davvero troppo poco per due squadre che in ballo hanno punti che possono significare Europa, addirittura Champions League, dove si gioca a una velocità doppia, per non parlare dell'atteggiamento propositivo decisamente spiccato. Troppo risparmiosi granata e milanisti.

CAMBIO MARCIA - Nella ripresa col passare dei minuti i giocatori provano a pensare di meno e rischiare di più. Dopo cinque minuti è Musacchio però a rischiare il rigore con un semiplaccaggio aereo su Belotti che Guida e il Var decidono di non sanzionare. Così come due minuti dopo la fa franca Suso, che da ammonito commette un fallo su Izzo senza essere cacciato per doppio giallo. Il rigore per il Toro però arriva poco dopo, al 12', quando Kessie spinge Izzo sula schiena e così dal dischetto ci va Belotti che trasforma con sicurezza spiazzando Donnarumma grazie a un tiro fintato a destra e invece forte e centrale. A mezzora dalla fine Gattuso toglie Paqueta per inserire Piatek e aumentare il coefficiente di penetrazione. Passano cinque minuti e la deviazione di testa di Bakayoko sugli sviluppi di una punizione sbatte sulla traversa. Il Toro si salva e raddoppia poco prima del 25' quando Berenguer, di destro, con un tiro a pallonetto, supera un Donnarumma non impeccabile raccogliendo un rinvio difettoso di Musacchio. A10 minuti dalla fine splendida parata in tuffo di Sirigu su inzuccata precisa a potente di Bakayoko ed è bravo, sulla ribattuta del portiere, Izzo a sbrogliare in angolo, anticipando due attaccanti rossoneri lanciati sul al tap in. Il nervosismo del Milan porta Romagnoli ad applaudire un fischio di Guida per fallo su Belotti: rosso per il difensore irriverente. Con il Milan in dieci, il Torino gestisce con intelligenza il minutaggio restante e porta a casa una vittoria che vale doppio e fa viaggiare la mente subito al derby di venerdì 3 maggio, che si giocherà in casa della Juventus alla vigilia del 70° anno dalla scomparsa del Grande Torino per la tragedia di Superga. Pensare a un Toro con motivazioni più potenti è semplicemente impossibile.

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