Lo striscione per Superga nello stadio della Juve

Lo striscione per Superga nello stadio della Juve© LAPRESSE

La maestra spiega il Grande Torino ai bambini che in fila indiana sfilano davanti alla basilica di Superga, prima di raggiungere il luogo dov’è stata posta la lapide. I bambini si fermano. La maestra legge i nomi dei Caduti e di ognuno racconta la storia. I bambini ci guardano, ascoltano, chiedono. Ogni volta che arriva il 4 maggio e sali sul Colle, a colpirti è la loro presenza, come la presenza dei ragazzi e delle ragazze che degli Invincibili hanno solo sentito parlare. Magari hanno cliccato su Youtube qualche video in bianco e nero o hanno seguito una fiction in tv o leggeranno un libro come quello, splendido, che Marco Bonetto e Andrea Pavan hanno scritto per Tuttosport. Eppure. Eppure, quando vai a Superga, cogli lo spirito granata che passa di padre in figlio. Trasmette amore, passione, rispetto. Chi ama il calcio non può non inchinarsi al Grande Torino. Lo sappiamo bene, noi, eredi di Casalbore che Tuttosport ha fondato il 30 luglio 1945 e Tuttosport ha lasciato quel 4 maggio di settant’anni fa, insieme con gli Invincibili. Da oltre un mese ne celebriamo il ricordo. Come ha fatto quello striscione esposto ieri sera allo Stadium dai tifosi della Juve. «Onore ai Caduti di Superga». Onore anche a chi l’ha scritto. Un altro calcio è possibile.

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