Toro, è un’Eurorimonta magica! Gol capolavoro di Belotti: 3-2

Pazzesca, meravigliosa, fin poetica vittoria dei granata contro il Sassuolo. Una rimonta continua (gol di Bourabia, Belotti, Lirola e Zaza) con all’82’ la nuova stupenda rovesciata del Gallo, come nel 2017. Emiliani in 10 da metà primo tempo: espulso proprio Bourabia
Toro, è un’Eurorimonta magica! Gol capolavoro di Belotti: 3-2© www.imagephotoagency.it

TORINO - La poesia del Toro diventa un inno al sogno, alla bellezza del calcio. Lo stadio granata stracolmo e tutti i tifosi alla tv hanno vissuto un momento destinato a essere ricordato e celebrato a lungo. Con in cima a questo Everest dell’incubo e della resurrezione una nuova rovesciata capolavoro di Belotti, ancora al Sassuolo come nel 2017, a 8 minuti dalla fine. Standing ovation, in alto i cuori! Pura passione granata. Una rimonta, una rimonta continua. Una rimonta vittoriosa al fondo di una partita che pareva totalmente stregata, doppiamente stregata. Uno a zero per il Sassuolo alla fine del primo tempo (gol di Bourabia), dopo che Belotti aveva sbagliato un rigore e con Consigli che intanto piazzava un miracolo dopo l’altro. Poi, nella ripresa, con i granata che continuavano a creare occasioni su occasioni (e avevano intanto pareggiato col Gallo), la nuova mazzata. Il gol di Lirola di tacco, dopo un’altra sporadica ripartenza degli emiliani, a 19’ dalla fine. Ma il Toro non è morto neanche stavolta, il Toro è risorto, il Toro ci ha creduto ancora: un atteggiamento morale splendido, una maturità ammirevole. E proprio da questa forza di squadra, nell’anima prima che nella cifra tecnica, è nata la poesia più bella: tra il 36’ e il 37’ della ripresa, con l’uno-due di Zaza e Belotti. Tutto strameritato. Tutto commovente. Lacrime di gioia di uno stadio intero. L’Eurosogno continua, con tanto di sorpasso sulla Lazio, in attesa della partita della Roma.


OUT OLA E BERARDI - Formazioni. Due sorprese, su entrambi i fronti: Ola e Berardi entrambi in tribuna, per un attacco influenzale. Nel Toro, Baselli e Berenguer dietro a Belotti, con Meité e Lukic in mediana, ma anche loro votati all’inserimento. Per gli emiliani in attacco Duricic e Boga, con Sensi di supporto. De Zerbi presenta un 4-3-1-2, Mazzarri il consueto 3-4-2-1. Si comincia. E il Toro attacca subito, in crescendo, alzando il baricentro, iniziando a mettere alle strette gli emiliani. Al 13’ la prima paratona di Consigli, su un colpo di testa di De Silvestri. Al 14’ Ansaldi spreca tirando fuori da due passi in diagonale. Al 16’, dopo 2 minuti di sosta per le analisi al Var, arriva il rigore: per mani di Magnanelli in area. Ma Belotti tira una bordata alle stelle, sopra la traversa (primo errore dopo 5 centri dal dischetto). Esce claudicante Ansaldi, entra Iago, quindi al fondo di una ripartenza al 27’ arriva la beffa per il Toro: diagonale angolatissimo da oltre 20 metri di Bourabia e gol. Il giocatore sarà però subito dopo espulso per doppia ammonizione, a causa dell’esultanza scorretta (per essersi parzialmente tolto la maglia). I granata faticano a ricarburare, il rigore sbagliato e lo svantaggio sono psicologicamente due macigni. La spinta è più... nervosa, la manovra meno pulita. Al 31’, comunque, il Toro ha di nuovo una chance: ma Consigli si supera ancora una volta, deviando in tuffo un colpo di testa stavolta di Izzo. Un altro brivido per Sirigu al 34’ (penetrazione di Lirola e botta sconclusionata di Boga da distanza ravvicinata), quindi ancora Toro: 36’, tiro non esattamente eccelso di Iago da ottima posizione, parato, quindi Belotti non riesce in extremis a girarla in porta, dal fondo.

ENTRA ANCHE ZAZA - Ripresa e Toro subito arrembante. Con Belotti che replica quasi perfettamente la rovesciata-gol della stagione scorsa, sempre al Sassuolo (cross perfetto di De Silvestri), ma stavolta ancora Consigli si supera con un volo d’angelo sotto la traversa. Mazzarri non perde tempo: dentro anche Zaza, in attacco, al posto di Lukic (3-4-3, con tendenza al 3-3-4, quando anche Berenguer avanza). E finalmente il Toro sfonda, in modo strameritato: apertura intelligente di Baselli per De Silvestri, cross rasoterra violento e spaccata in gol da due passi di Belotti. A maggior ragione ora il forcing granata è totale. Prima Berenguer e poi Zaza, al 18’ e al 20’, hanno due occasioni per segnare ancora, ma dapprima lo spagnolo conclude alto con la porta spalancata, quindi il centravanti perde l’attimo e tira troppo centrale su Consigli. Non è finita: altre due chance per Zaza, entrambe non sfruttate al meglio (assist di Iago per l’attaccante, deviazione posticcia, Consigli smanaccia in angolo, 24’) e deviazione di testa da angolo appena fuori (25’).

BEFFA NUMERO DUE - Il Sassuolo è alle corde, ma incredibilmente azzecca un’altra ripartenza e segna di nuovo, al 26’: Boga liquida in dribbling Moretti e penetra in area, destro respinto da Sirigu, infine Lirola insacca di tacco. Pazzesco. Sembra finita. Il pugno è tremendo, per i granata. Che nonostante tutto hanno il merito di crederci ancora, di ripartire per l’ennesima volta: una maturità ammirevole, un attaccamento fin commovente. Ma è proprio qui che l’epicità di questo Toro si sublima, segnando due gol tra il 36’ e il 37’, trasformando l’incubo in poesia, lo spettro in sogno: dapprima con Zaza (diagonale chirurgico a tu per tu con Consigli), su assist perfetto di Meité, quindi replicando con Belotti proprio il prodigio del 2017. Nuovo cross al bacio di De Silvestri e nuova rovesciata del Gallo, stavolta imparabile per Consigli. Una meraviglia. Un capolavoro. Un gesto tecnico sublime e una liberazione omerica per tutti i cuori granata. E’ il gol della vittoria. E’ la rimonta più bella. E’ l’Eurosogno che continua. E’ uno stadio che si alza tutto in piedi per applaudire il capitano granata. E’ un trionfo. Ed è un momento magico, quando l’arbitro fischia la fine. Non la dimenticheremo, questa impresa. Non la dimenticheremo. E ora: Empoli, domenica prossima.

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