Dalla Spagna: "Immobile e il Frosinone nello scandalo scommesse"

'As' ha pubblicato le intercettazioni telefoniche del caso "Oikos" nelle quali vengono tirati in ballo l'attaccante della Lazio e il club ciociaro: il coinvolgimento è tutto ancora da dimostrare. Il legale dell'attaccante: "Totalmente estraneo"
Dalla Spagna: "Immobile e il Frosinone nello scandalo scommesse"© Bartoletti

Ci sarebbe anche un filone italiano nell'"Operazione Oikos" che nelle scorse settimane ha portato a numerosi arresti fra dirigenti e calciatori per presunte combine in partite sia della Liga che della Serie B spagnola. Secondo i media spagnoli Marca, El Pais e "As" soprattutto, l'ex attaccante Carlos Aranda - ritenuto uno dei leader dell'organizzazione criminale - sarebbe entrato in contatto con l'italiano Mattia Mariotti, nel giro delle scommesse illegali nel nostro Paese, che fra i suoi clienti annovererebbe Ciro Immobile. Stando al rapporto della polizia, Mariotti si sarebbe consultato con Aranda lo scorso 2 aprile sulla possibilità di offrire ai giocatori del Frosinone, destinato a retrocedere, la chance di fare soldi truccando una partita di Serie A e nella conversazione si accennerebbe al possibile coinvolgimento di Immobile. Mariotti viene descritto come un uomo di fiducia di Aranda, che si occupa del trasporto dei soldi da Malaga a Roma e viceversa.  (Italpress)

Le parole del legale di Immobile

"Con riferimento alle notizie apparse su taluni organi di informazione, secondo le quali il nome del mio assistito sarebbe stato pronunciato nel corso di conversazioni telefoniche intercettate fra soggetti a vario titolo coinvolti in una vicenda di calcio scommesse in Spagna, Ciro Immobile si dichiara nella maniera più assoluta del tutto estraneo a tali fatti ed esclude categoricamente qualsivoglia coinvolgimento". Così in una nota Paolo Rodella, avvocato di Ciro Immobile, il calciatore tirato in ballo dalla stampa spagnola in merito alla vicenda Oikos. "Il calciatore mi ha già dato incarico di agire nei confronti di tutti coloro che in qualsiasi modo ledano il suo nome - prosegue il legale - la sua immagine e la sua dignità professionale. Pertanto diffidiamo chiunque dal dare credito e diffondere notizie totalmente false e diffamatorie".

 

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