TORINO - Dopo lo 0-0 tra Fiorentina e Juventus, e le vittorie di Napoli, Inter ed Atalanta, la terza giornata di campionato prosegue con tre match alle ore 15: la Lazio crolla 2-1 a Ferrara con la Spal, il Cagliari sbanca il Tardini di Parma, il Bologna rimonta tre reti al Brescia, con l'ex bianconero Orsolini che firma il decisivo 4-3.
Festival del gol al Rigamonti: fa festa il Bologna
Bastano dieci minuti al Brescia per infiammare il Rigamonti: cross del debuttante Romulo, Donnarumma di testa sovrasta Denswil e fa 1-0. Il Bologna, privo del condottiero Mihajlovic in panchina, accusa il colpo e al 19' l'attaccante campano, grande protagonista della promozione in A lo scorso anno con 25 gol, trova il raddoppio con uno splendido destro a giro su suggerimento di Mateju. Al 21' l'italo-brasiliano ex Juve e Lazio sfiora il tris, poi le Rondinelle tentano di abbassare i ritmi, pagando dazio al 36': punizione dalla trequarti di Sansone, Joronen esce male e Bani lo anticipa netto e di testa riapre le sorti dell'incontro. Ansia bolognese per i due minuti di stop in attesa dell'ok del Var, rete poi convalidata dal 46enne Rocchi, giunto alla 248ª gara diretta in massima serie e prontamente vanificata dall'ennesima zuccata vincente del match, stavolta a firma di Andrea Cistana (41', su angolo battuto da Tonali), con la mano vistosamente fasciata per l'operazione subita al pollice nei giorni scorsi. Pronti, via (48') e Dessena lascia il Brescia in inferiorità numerica: è la svolta del match. Il Bologna inizia a premere e al 56' Orsolini raccoglie la sfera sul vertice destro dell'area piccola, regalando quindi a Palacio il tap-in del 2-3. Partita riaperta clamorosamente nel giro di pochi giri di lancetta, col 3-3 che arriva al 60': Joronen respinge la deviazione aerea dell'argentino ex Genoa ed Inter e Poli infila a porta vuota (il tocco non è chiaro, da non esludere l'autogol di Sabelli). Al 61', poi, Santander sciupa la ghiottissima occasione del sorpasso, "imitato" ancora da Palacio al 71'. Per i lombardi è una lotta contro il tempo e la resa giunge puntuale all'80': lo scatenato attaccante scodella per l'accorrente Orsolini che, da due passi, firma l'incredibile rimonta.
Il Parma crolla in casa col Cagliari
Il Parma cerca di fare la partita in avvio, ma le velleità ducali s'infrangono sul palo colpito da Bruno Alves al 14', lasciando spazio alle sempre più convinte iniziative sarde, che producono il vantaggio di Ceppitelli al 23': ottimo inserimento di Nandez, il suo cross è deviato, favorendo proprio il difensore classe 89, che si ripete poi, di testa sulla punizione dell'ex Cigarini, al 39', non lasciando scampo a Sepe. Nella ripresa, Simeone sfiora il colpo del ko (55'), poi Barillà (58') gira a rete si sinistro sull'ottimo cross di Darmian. Partita riaperta e Gervinho illude il Tardini 120 secondi più tardi, con Olsen che salva il risultato deviando in corner. Il finale è convulso ed accade di tutto: al 77' il Cholito fa 1-3, rubando palla a Gagliolo e fulminando l'estremo difensore avversario con un destro dal limite, poi, all'87', Pasqua concede un penalty ai padroni di casa, revocato dal Var quattro minuti più tardi, quindi, tecnologia ancora protagonista al 98' (saranno 12 i minuti di recupero!) che annulla il poker di Joao Pedro.
La Spal punisce una spenta Lazio
Spal sempre più bestia nera della Lazio (come ricordato dallo stesso Simone Inzaghi nella conferenza pre-partita, lo scorso anno i biancocelesti persero il treno Champions proprio al Mazza di Ferrara): eppure, il fallo di mano di Tomovic in area sul cross di Caicedo, che al 10' aveva colpito l'ennesimo palo, con conseguente penalty trasformato (17') da Immobile, sembrava aver incanalato il match sui binari giusti per la squadra capitolina. Intorno alla mezz'ora crescono gli estensi, che si rendono pericolosi dalle parti di Strakosha con l'ex Murgia, ma sono le occasioni fallite da Parolo (35') e Luis Alberto (38') le più ghiotte del primo tempo, che si chiude dopo 7' di recupero, causa una lunga sosta del Var in occasione del rigore dell'1-0 e cooling break. Nella ripresa, in casa Lazio qualcosa s'inceppa: al 59' Kurtic spaventa, al 63' Petagna castiga in mezza rovesciata sulla sponda di Tomovic. Inzaghi si gioca le carte della disperazione Correa e Milinkovic-Savic, ma al 92' Kurtic, alla terza grande chance personale, punisce una squadra che aveva letteralmente staccato la spina, firmando il clamoroso sorpasso. Al Mazza, Spal-Lazio 2-1.