Parma-Torino 3-2: granata, difesa colabrodo. Il Parma vince all'88'.

Mazzarri rilancia Nkoulou, 39 giorni dopo: ma il camerunese è tra i peggiori in campo. Gol di Kulusevski, Ansaldi, Belotti, Cornelius e Inglese. Pessima la direzione arbitrale di La Penna. Bremer: cartellino rosso dopo mezz'ora. Espulsi il tecnico granata e il suo vice Frustalupi: chi guiderà il Toro col Napoli?
Parma-Torino 3-2: granata, difesa colabrodo. Il Parma vince all'88'.© LAPRESSE

Una difesa colabrodo (tra i peggiori in campo Nkoulou, di nuovo in campo 39 giorni dopo l’ultima sua partita), una direzione di gara non all’altezza (La Penna), 60 minuti giocati in 10 (espulso Bremer), la sconfitta col Parma maturata all’88’ (gol decisivo di Inglese) e il giallo su chi guiderà il Toro domenica col Napoli (espulsi sia Mazzarri, sia il suo vice Frustalupi). I granata cadono a Parma al fondo di una prestazione assurda, tra illusioni e orrori, condizionata da una quantità impressionante di errori, in primo luogo sui 3 gol dei gialloblù.    

Gol lampo

Si comincia con Nkoulou (l’andata con il Wolverhampton) e il Toro va subito sotto. Un minuto e 17 secondi e Kulusevski segna in scivolata, a due passi dalla linea di porta, servito da Gervinho, a sua volta innescato da Gagliolo e arrivato in velocità davanti a Sirigu. Mezza squadra granata tagliata in due come il burro, non solo la difesa, dopo un rimpallo sfavorevole a centrocampo. Una ripartenza micidiale, insomma, sviluppata a gran velocità, tutta in profondità. Tuttavia il Toro non si disunisce, non crolla psicologicamente. Al contrario, comincia a macinare gioco e il pareggio arriva già al 12’: gran discesa in dribbling di Verdi sulla sinistra, cross dorato sul secondo palo e colpo di testa vincente di Ansaldi, lasciato tutto solo (Gagliolo bruciato. Fin da subito il terzino sinistro soffre le pene dell’inferno con l’argentino, abile a spingere sulla corsia anche dopo l’1 a 1). Ed è un buon Toro anche quello che si vede per lungo tempo nel primo tempo: baricentro altro, possesso palla, buone trame di squadra, discreto pressing. E più nessun pericolo per Sirigu (al contrario, Sepe deve neutralizzare una bordata ravvicinata di Verdi, al 20’).

Due rigori

Tuttavia al 28’, dopo il controllo al Var, l’arbitro La Penna, rigorosamente fedele alle nuove norme, fischia un rigore ai gialloblù molto contestato dai granata. Missile di Kulusevski dal limite, Bremer si gira e istintivamente alza il braccio destro piegato solo per coprirsi il volto: e la palla colpisce il suo gomito. Il brasiliano, già ammonito, viene anche espulso: 2° giallo. Al 31’ il penalty di Gervinho, parato però con la mano destra da Sirigu in tuffo in modo assolutamente straordinario. Il Toro si risistema tatticamente: Mazzarri passa dal 3-5-1-1 (3-4-2-1 quando Meité assiste Verdi dietro a Belotti) al 4-4-1, con spostamento di Ansaldi a sinistra e di Ola a destra, in difesa. Reagisce per l’ennesima volta, Meité ha sul piede il 2 a 1 al 36’ (ma spara alto su ottimo assist di Verdi), poi al 43’ passa in vantaggio (cross di Ola, gomitata di Laurini in faccia a Belotti e inequivocabile rigore fischiato dopo il controllo al Var: perfetta trasformazione del Gallo al 43’). Ma non è ancora finita. Al 48’, a meno di 15  secondi dalla fine del recupero, Meité (pessima partita la sua) perde una brutta palla. Il Parma scatta in ripartenza, la difesa è di nuovo mal disposta, Kulusevski lancia Cornelius che s’incunea in area e trafigge Sirigu: un gol regalato dal Toro, in pratica. Grave l’errore del francese, di nuovo bruciato Izzo come sul primo gol da quell’affondo di Gervinho e Cornelius tenuto in gioco da Nkoulou, che arretra invece di salire (e non è l’unico errore, l’unica incertezza del camerunese nel corso del match).    

Toro senza allenatori

Parma subito all’attacco: e Sirigu torna a fare un miracolo su un diagonale scagliato da due passi da Gervinho, nuovamente perso da Izzo (al 5’; al 6’, invece, traversa scheggiata di testa da Hernani). Dentro Laxalt per Verdi, ormai stanco. Il Parma controlla maggiormente il gioco, sfruttando l’uomo in più, mentre il Torino bada in primo luogo a difendersi, cercando (ma trovando raramente) la ripartenza. Fino all’occasionissima del 28’: punizione, mischia davanti a Sepe, Belotti stoppato al tiro, botta di Izzo e ribattuta del portiere del Parma a meno di due metri di distanza. Un sostanziale equilibrio sembra preludere al fischio finale. Invece, all’88’, il 3 a 2 del Parma: di Inglese (subentrato in precedenza) in mischia, dopo un’altra discesa di Gervinho, bravissimo a far fuori un Nkoulou anche in questo caso in formato colabrodo. Infine anche l’espulsione di Mazzarri per proteste, nel recupero, dopo un fallo fischiato a Laxalt da un arbitro assolutamente criticabile in ripetute occasioni. E a inizio ripresa era già stato cacciato anche il vice di WM, Frustalupi. Chi guiderà il Toro domenica col Napoli

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