© LAPRESSEROMA - Pioli non ingrana, la nuova cura non dà ancora i suoi frutti e il Milan torna dall’Olimpico senza bottino. La Roma vince 2-1 e si riaffaccia tra le grandi del campionato: il quarto posto occupato dal Napoli, oggi stoppato dalla Spal, dista soltanto un punto. A firmare il trionfo sono Dzeko e Zaniolo con un gol per tempo: il bosniaco segna di testa, l’azzurro approfitta di un errore della difesa rossonera e risponde al provvisorio pari di Theo Hernandez baciando lo stemma giallorosso in un’empatia con la tifoseria che si fa sempre più grande.
Quinto gol in campionato per Dzeko
Fonseca è costretto a fare di necessita virtù schierando Mancini nei due in mediana, Pioli invece lascia Piatek in panchina e si affida a Rafael Leao dal 1’: il portoghese sembra non tradire le attese del proprio tecnico e mette in cassaforte la prima vera occasione dell’Olimpico, arrivata poco prima del quarto d’ora con una conclusione sul primo palo. I rossoneri si vedono annullare il gol di Paquetà per fuorigioco, poi lasciano il pallino del gioco alla Roma che ritrova in Pastore uno dei protagonisti dei 45 minuti iniziali. Tra il sinistro di Zaniolo che impegna Donnarumma alla grande parata e il clamoroso gol fallito dal Flaco, c’è Dzeko a prendersi l’ennesima copertina dei giallorossi: calcio d’angolo di Veretout, sponda fortuita con la spalla di Mancini e colpo di testa vincente del bosniaco dimenticato in marcatura da Kessié (38’).
Zaniolo firma il gol vittoria
Calabria per uno spento Conti e Antonucci per un Perotti non ancora al meglio sono i primi due cambi dei tecnici: il nuovo terzino rossonero decide sin da subito di salire in cattedra fornendo a Theo Hernandez l’assist per la rete che riporta il Milan in parità. L’ex Real fortemente voluto da Maldini taglia verso il centro, controlla elegantemente e scarica al volo battendo Pau Lopez grazie anche alla deviazione di Smalling (56’). Il provvisorio 1-1 degli ospiti dura soltanto tre minuti perché Zaniolo (stavolta sono da segnalare i due errori di Calabria e Musacchio) firma il nuovo vantaggio con il nono gol della sua carriera giallorossa e obbliga Pioli al tutto per tutto: fuori Paquetà e dentro Piatek. Nel finale Mancini si divora il tris, Pastore lo trova ma è in fuorigioco e in mezzo l’ennesimo infortunio per la Roma che adesso si priva di Spinazzola per un problema muscolare. Brividi prima del triplice fischio con la doppia occasione capitata a Calhanoglu.