Torino-Fiorentina 2-1: Zaza e Ansaldi stendono i viola

Seconda vittoria di fila per i granata. Inutile il gol nel finale di Caceres
Torino-Fiorentina 2-1: Zaza e Ansaldi stendono i viola© LAPRESSE

TORINO - Un gol di uno Zaza ritrovato (nel primo tempo) e uno di uno spumeggiante Ansaldi (nella ripresa), prima della rete di Caceres nel finale. Il Toro torna alla vittoria in casa dopo quasi un’ottantina di giorni e compie un gran balzo in classifica, fin quasi a raggiungere il Napoli, che ora ha appena un punto in più dei granata: e così il Toro, finalmente, torna persino a rivedere i confini dell’Euro-zona e a far sorridere la gente, al fondo di una partita non esattamente eccelsa, ma comunque positiva sotto tanti aspetti. Un buco nero, invece, assorbe sempre più la Fiorentina, alla quarta sconfitta di fila. Arriverà Gattuso al posto di Montella? La partita è appena terminata: si aprono ore di riflessioni difficili, per il presidente Commisso.

STRISCIONI AL FILA CONTRO CAIRO E WM - Riavvolgiamo il nastro. Contestazione mattutina al Filadelfia, con gli Ultras della Maratona che appendono sulle cancellate e sui muri di cinta due enormi e lunghissimi striscioni. Messaggi inequivocabili: "Società d’infami" e "Allenatore senza dignità... Vi vogliamo via da questa città". Al fischio d’inizio della partita, poi, la curva (gremita: nessuno sciopero del tifo) si lancia in cori contro Mazzarri e Cairo, ripetuti anche durante il match, in specie contro il presidente (il succo: "Vattene!"). Semivuota invece la curva Primavera, come da protesta organizzata dai “Torino hooligans” per i gravi scontri scoppiati prima della partita con l’Inter. Con loro lontano dallo stadio anche la Fiesole in trasferta, sull’onda dello storico gemellaggio tra i mondi granata e viola: quasi del tutto vuoto è infatti anche il settore ospiti.

SUPER ANSALDI, GOL DI ZAZA - Si comincia. Brutto infortunio al ginocchio sinistro dopo appena 10 minuti per De Silvestri, sostituito da Aina (successivi esami in ospedale: al momento in cui scriviamo si attendono ancora gli esiti degli esami ai legamenti). Il Toro, con un Rincon battagliero, una gran freccia a sinistra (Ansaldi), un Verdi ispirato sulla trequarti e uno Zaza... irriconoscibile per buona volontà e partecipazione alla manovra, cresce globalmente alla distanza, nonostante i 6 assenti (uno pesantissimo: Belotti). Pian piano prende le misure a una Fiorentina fragile in difesa e asfittica in attacco, nonostante la presenza del recuperato Chiesa sulla sinistra, con Vlahovic pivot. E la squadra di Mazzarri, così, passa presto, dopo aver creato due belle occasioni con Zaza: una volta servito bene da Verdi (botta da due passi, ma Ceccherini in scivolata devia in angolo), l’altra lanciato da Izzo in contropiede (diagonale parato da Dragowski). Al 22’ l’ennesima discesa in dribbling di Ansaldi, con allegato un cross perfetto, trova l’attaccante pronto alla deviazione di testa ravvicinata: 1 a 0. Una liberazione per lui, dopo la panchina punitiva e le critiche di Mazzarri una settimana fa a Genova. Sterile, poco intensa e prevedibile la reazione della Fiorentina: il gioco latita e la difesa granata fa buona guardia fino all’intervallo.

RIPRESA: I VIOLA SI RISVEGLIANO, MA ANSALDI... - La Viola torna in campo un po’ più determinata ad alzare il baricentro per cercare il pari e al 7’ sfiora il gol con Vlahovic (testa di poco a lato, da angolo). Il Toro reagisce con prudenza, puntando soprattutto sul contropiede. E al 16’ Sirigu si trova costretto a buttarsi quasi sui piedi di Chiesa per neutralizzare un suo tiro ravvicinato. Insomma, man mano i granata perdono il controllo della partita e cominciano a soffrire sempre più. Al 25’ altro intervento del sardo: in tuffo su spingardata da fuori di Sottil, entrato a inizio ripresa al posto di Ghezzal. Eppure, proprio nel momento peggiore, il Toro trova il 2 a 0 in contropiede, all’improvviso (27’). Aina innesca bene Ansaldi che si fa tre quarti di campo palla al piede, porta in giro gli avversari, dribbla, poi dal limite tira in diagonale con freddezza chirurgica: un gran gol, per un ragazzo che da mesi (almeno lui) sta sfornando una prova migliore dell’altra.

FINALE IN GLORIA (E COMMISSO A SUPERGA) - Finisce bene la partita per i granata, pur soffrendo nel lungo recupero dopo che in viola accorciano in extremis: rete della bandiera al 46’ (deviazione sotto porta di Caceres, ben servito dalla fascia da Chiesa). Il Toro vola a un punto appena dal Napoli e ora rivede persino l’Europa: incredibile! Per Commisso, invece (che in mattinata era salito a Superga a rendere omaggio al Grande Torino: applausi enormi per la sensibilità mostrata e il rispetto), si apre una nuova partita, ora, legata al destino di Montella.

TABELLINO E STATISTICHE

 

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