Verona-Torino 3-3: i granata si fanno rimontare tre gol

Doppietta di Ansaldi e gol di Berenguer, la partita sembra archiviata, poi il crollo. Il pari porta le firme di Pazzini (su rigore), Verre e Sepinski
Verona-Torino 3-3: i granata si fanno rimontare tre gol© LAPRESSE

VERONA - Pazzesco. Il Toro a Verona butta via la vittoria (3 a 0) in pochi minuti nel cuore della ripresa tra il 24’ e il 39’ dopo aver giocato ottimamente per oltre un tempo, e rischia pure di perdere alla fine. Sciagurati i granata per come hanno mollato la presa, dopo il rigore ultrageneroso dell’1-3, semiregalato dall’arbitro La Penna ai veneti. I gol granata: doppietta di Ansaldi e una rete di Berenguer. Di Pazzini, Verre e Stepinski (tutti entrati nel corso della ripresa) le reti dei gialloblù, trasformatisi letteralmente nella ripresa, ma soprattutto una volta trovato il primo gol. Meritano applausi per la reazione quando la partita pareva già morta e sepolta, è chiaro.  



GRAN APPROCCIO GRANATA - Il primo tempo è letteralmente dominato dal Toro, subito brioso, determinato, caldo nei muscoli e lucido nella testa. Si vedono corsa e pressing, nonché un atteggiamento vincente, mentale e tattico, favorito da un baricentro volutamente tenuto alto sia sulle fasce sia in mediana, con sulla trequarti Berenguer e Verdi molto mobili dietro a Zaza (Belotti in panchina, per prudenza: è stato appena recuperato). Il Verona manifesta limiti tecnici evidenti e man mano si fa schiacciare. E anche quando riesce ad avvicinarsi all’area avversaria, viene ripetutamente ricacciato all’indietro. Silvestri in uscita disperata deve parare sui piedi di Berenguer e Zaza (2 volte), poi Verdi per poco non segna su punizione (a lato di poco).

UN GOL TOLTO DAL VAR - Al 24’ il primo gol granata, subito convalidato ma poi giustamente annullato via Var (botta rasoterra dal limite di Berenguer su assist di Rincon, ma la palla era uscita sul fondo quando il venezuelano era riuscito in scivolata a servire lo spagnolo). Nonostante la delusione, la manovra granata continua a essere globalmente ben orchestrata. Ansaldi obbliga sempre Silvestri alla parata, quindi lo fulmina al 36’ con un diagonale violentissimo dal basso in alto, post servizio di Verdi, a sua volta innescato da uno splendido recupero di palla di Berenguer, in mezzo a tre avversari. Per il Verona una sola occasione, invece, a testimonianza delle difficoltà enormi mostrate nel cercare di tenere a bada il Toro: al 47’ in pieno recupero (angolo calciato a effetto direttamente in porta da Veloso e respinta sulla linea non facile di Sirigu).

POI SI RICOMINCIA COSì... - Ripresa: due cambi per il Verona, con Juric che inserisce Verre e Stepinski per Zaccagni e Di Carmine. Ma è soprattutto tutto un altro Verona quello che rientra in campo: subito votato all’attacco e pericoloso con Lazovic dopo appena 2 minuti (diagonale di poco a lato, solo davanti a Sirigu). Il Toro soffre, ma al primo contropiede al 9’ trova già il 2 a 0 con un’azione personale fenomenale di Berenguer (ben servito da uno Zaza in condizioni fin spettacolari): discesa in dribbling ai danni di più avversari, culminata in un tiro a effetto che colpisce il palo più lontano e si insacca. Straordinaria davvero la giocata del jolly spagnolo! E al 14’ il Toro potrebbe anche andare sul 3 a 0, ma Baselli si mangia il gol, tutto solo in area (deviazione del portiere in angolo). Gol che comunque arriva al 16’ ancora con Ansaldi, al fondo di un’ennesima azione corale, splendida: tiro dal limite angolato e Silvestri stecchito, immobile.

RIGORE DISCUTIBILE COL VAR - Al 24’ dopo lunghe consultazioni al Var l’arbitro La Penna concede un rigore al Verona che Pazzini (entrato al posto di Amrabat) trasforma (tocco di braccio di Bremer sul cross di Faraoni; sembrava abbastanza attaccato al corpo, eppure... ). Mazzarri mette Belotti al posto di Berenguer: non vuole che il Toro si faccia schiacciare, ma così non accade. Perché i veneti trovano improvvisamente anche il 2° gol: girata di Pazzini dal limite, Sirigu devia sul palo in tuffo, poi Verre la mette dentro (31’). E appena un minuto dopo Stepinski, solo davanti a Sirigu, sbaglia clamorosamente l’ancor più clamoroso 3 a 3: tiro sull’esterno della rete. Ma il pari arriva lo stesso, perché ormai il Verona è spiritato e il Toro è letteralmente in balia altrui: segna Stepinski al 39’ (difesa granata di burro), solo davanti a Sirigu su assist di Faraoni (Aina non sale e tiene in gioco l’avversario). Incredibile. E tutto è nato da quel rigore a dir poco dubbio... E dai cambi: Juric li ha azzeccati tutti e 3, Mazzarri no, a cominciare dall’uscita di Berenguer. Traduzione: come buttare via una vittoria, al di là dell’arbitro.

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